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Fondazione Cariparma e Adisco sostengono la raccolta del cordone ombelicale

La raccolta del cordone ombelicale in Ostetricia è ora possibile anche alla domenica grazie allo sforzo di tutte le strutture coinvolte
03 dicembre 2008

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La raccolta del sangue del cordone ombelicale, possibile presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma dal 2002, è stata ulteriormente potenziata, grazie anche a una donazione della Fondazione Cariparma alla sezione di Parma dell’Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale (Adisco).

Le procedure per la raccolta e la donazione del sangue da cordone ombelicale coinvolgono l’Ostetricia e ginecologia, lImmunoematologia e trasfusionale e l’Ematologia e Centro trapianti di midollo osseo (Ctmo). Il sangue cordonale viene infatti raccolto in Sala parto dalle ostetriche, che provvedono anche a eseguire un prelievo di sangue sulla madre; il campione viene poi sottoposto a test microbiologici e virologici al Centro trasfusionale e infine inviato, per la conta delle cellule staminali e la crioconservazione, all’Ematologia e Ctmo. Questa ultima fase è particolarmente critica, perché il sangue deve essere congelato entro trenta ore dal prelievo. La presenza all’Ematologia e Ctmo di un biologo dedicato tutti i giorni ha consentito di estendere la possibilità di donazione del cordone ombelicale anche alla domenica.

Perchè è importante la donazione

Il cordone ombelicale contiene sangue ricco di cellule staminali emopoietiche identiche a quelle presenti nel midollo osseo e per questo capaci di generare globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Il sangue cordonale rimane nei vasi cordonali e placentari dopo che il cordone ombelicale è stato reciso e, invece che essere eliminato con la placenta, può essere raccolto e donato. Infatti il sangue contenuto nel cordone ombelicale può essere utilizzato nei trapianti, in alternativa al midollo osseo, per la cura di pazienti affetti da patologie ematologiche, immunologiche e oncologiche. La conta e la separazione delle cellule staminali effettuata dai biologi dell’Ematologia e Centro trapianti di midollo osseo nelle prime trenta ore dal prelievo consente di individuare i campioni idonei: quando si deve effettuare un trapianto, infatti, si valuta il rapporto tra numero di cellule staminali e peso del paziente. La donazione del sangue cordonale può inoltre contribuire alla ricerca sulla cura di numerose patologie (leucemie, linfomi, mielomi, disordini autoimmuni).

Come si dona

La procedura per la donazione del sangue cordonale è semplice, indolore e non comporta alcun rischio né per il bambino né per la madre: avviene quando il cordone è già stato reciso e può essere effettuata sia dopo un parto naturale, sia dopo un parto cesareo. Alla madre viene effettuato un solo prelievo al momento del parto che verrà inviato a Bologna assieme a un campione di sangue cordonale per la tipizzazione HLA.

Le sacche di sangue cordonale sono conservate a Parma, la Banca regionale con sede a Bologna gestisce le informazioni sulla tipizzazione.

La donazione del cordone ombelicale è anonima e gratuita. Per diventare donatrici le donne devono comunicare entro l’ottavo mese la loro adesione presso l’Ostetricia e ginecologia, telefonando dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 13.00 al numero 0521.702510 (Monitoraggio) per fissare un colloquio, allo scopo di escludere eventuali controindicazioni alla donazione.

L’Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale (Adisco) ha lo scopo di promuovere ed estendere la donazione di sangue del cordone ombelicale su tutto il territorio nazionale. La sede regionale per l’Emilia-Romagna si trova presso il padiglione Rasori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (per informazioni, tel. 340.4962260).

Ultimo aggiornamento contenuti: 19/06/2013