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Neurochirurgia a misura di bambino

Nuova attrezzatura di ultima generazione per la sala operatoria, grazie alla generosità di AIPA - Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati
27 agosto 2013

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Un intervento di neurochirurgia oncologica al cranio può essere a misura di bambino: manovre meno invasive e più efficaci, nel maggiore rispetto della fragilità dei tessuti in formazione, grazie alla nuova testiera pediatrica per il lettino chirurgico e al sottile endoscopio di ultima generazione.

La preziosa strumentazione per il trattamento delle neoplasie cerebrali in età neonatale o pediatrica, per un valore di circa 23mila euro, è stata donata dall’Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati (AIPA) alla struttura di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, diretta da Ermanno Giombelli. L’AIPA è attiva dal 1995 a sostegno dei pazienti con patologie della coagulazione del sangue, ma da sempre è sensibile ai bisogni della comunità, in particolare dei bambini e delle loro famiglie.

La speciale testiera si applica al lettino operatorio ed è indispensabile per mantenere immobile il cranio durante l’intervento neurochirurgico. Grazie ad appositi sistemi, consente una maggiore sicurezza di posizionamento della testa anche nei bambini più piccoli. L’endoscopio pediatrico, dotato di un tubo  di piccole dimensioni, oltre ad essere poco invasivo, è provvisto di un canale di lavoro attraverso il quale il chirurgo può effettuare dei prelievi di tessuto. Gli strumenti sono idonei anche agli adulti.

Gli endoscopi più moderni e meglio tollerati dai pazienti, sono formati da un groviglio di fibre ottiche che consentono di trasmettere l’immagine nitida e a colori del campo esplorato. Vengono usati per esplorare organi del corpo umano non visibili normalmente, ma anche per asportare materiale patologico in sede chirurgica, eseguire biopsie, trasportare medicinali nella sede opportuna.

La donazione di AIPA arricchisce ulteriormente la dotazione di presidi tecnologici all’avanguardia della struttura di Neurochirurgia, fondamentale per garantire prestazioni chirurgiche di standard elevato. In particolare spesso l’endoscopio viene utilizzato insieme al laser, con grande efficacia.

Per la cura dei piccoli pazienti affetti da neoplasie cerebrali presso l’Ospedale Maggiore di Parma è consolidata una forte connessione operativa tra la struttura di Neurochirurgia e quella di Pediatria e Oncoematologia, diretta da Giancarlo Izzi. L’attenzione al rispetto delle esigenze dei pazienti in età pediatrica, che l’Ospedale dei Bambini ha come punto fondante, si concretizza anche nell’assistenza prestata a questi bambini che, per la grave patologia, richiedono complesse ed articolate competenze specialistiche, di elevato profilo scientifico e tecnico, sia durante la fase diagnostica (come neuroradiologia pediatrica, anatomia patologica, laboratorio e altre) che durante quella terapeutica, precedente l’intervento. Fino alla fase neurochirurgica, fondamentale per ottenere i migliori risultati possibili, e alla seguente cura da realizzare, a pochi giorni dall’operazione, presso la struttura di Pediatria e Oncoematologia, dove sono consolidati i risultati ottenuti con la procedura chirurgica.

Negli ultimi 10 anni sono stati oltre 50 i bambini operati nella struttura di Neurochirurgia per neoplasie cerebrali. Un numero considerevole, se rapportato con l’incidenza in Italia delle neoplasie del sistema nervoso centrale: 2-3 tumori all’anno ogni 100mila bambini, di cui il 97% cerebrale. La neoplasia cerebrale rimane infatti nel nostro paese la seconda causa di morte nei bambini dopo le leucemie.

Considerando anche gli adulti, la Neurochirurgia ogni anno effettua oltre 100 interventi per neoplasie cerebrali su pazienti provenienti anche da altre regioni d’Italia. Per la neurochirurgia pediatrica, sono numerosi inoltre gli interventi su bambini affetti da idrocefalo e altre patologie, svolte in stretta collaborazione con le strutture di Chirurgia pediatrica, diretta da Carmine Del Rossi, e di Maxillo-facciale, diretta da Enrico Sesenna.

Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati  

L’AIPA, sorta a Parma nel 1995, affianca l’attività di assistenza svolta nel Centro Emostasi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. È una sezione di FederAIPA, che raggruppa oltre 70 Associazioni operanti sull’intero territorio nazionale.

L’AIPA sostiene l’organizzazione e il miglioramento dei servizi e dell’assistenza socio-sanitaria rivolti ai pazienti anticoagulati e alle loro famiglie. In particolare promuove il miglioramento della qualità della vita dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale, offrendo supporto psicologico e medico a sostegno alla condizione di rischio. Promuove la ricerca scientifica sull’anticoagulazione e cura la divulgazione di opuscoli informativi sulla corretta assunzione dei farmaci anticoagulanti.

La sezione parmense gestisce inoltre il servizio di inoltro a domicilio dei referti della visita di controllo, completi dell’indicazione del dosaggio giornaliero della terapia, sino al successivo appuntamento.

Per informazioni: 0521.986694; aipa.parma@libero.it.

Ultimo aggiornamento contenuti: 27/08/2013