Centro trapianti Parma 

Il nostro Ospedale si qualifica per essere uno dei principali centri trapianto d'Italia; tra le funzioni hub e le eccellenze presenta infatti anche la donazione (procurement) e i  trapianti di organo, midollo, tessuti e cellule staminali

Contenuto dell'articolo

I nostri programmi di trapianto sono: 

  • trapianto di rene da vivente
  • trapianto di pancreas e rene-pancreas
  • trapianto di rene in pazienti con gravi anomalie urologiche
  • doppio trapianto di rene (anche sullo stesso asse vascolare)
  • trapianto di rene da donatori HCV positivi
  • trapianto di rene in pazienti HIV positivi
  • trapianto di rene in pazienti iperimmuni
  • trapianto da vivente AB0 incompatibile
  • trapianto da donatore dopo morte cardiaca (DCD)

L'inserimento in lista d'attesa

La lista di attesa per trapianto di rene è aperta a tutti i pazienti con insufficienza renale cronica in fase terminale. La lista di attesa per trapianto combinato di rene e pancreas oppure pancreas isolato è aperta a tutti i pazienti affetti da diabete di tipo 1 e/o insufficienza renale in fase terminale. 

Per essere considerato idoneo al trapianto il paziente deve essere sottoposto a visita clinica, ad esami di laboratorio-strumentali ed ad eventuali indagini suppletive in base all’età ed alle condizioni cliniche. L’età avanzata non rappresenta motivo d’esclusione. Sono generalmente considerate controindicazioni al trapianto le infezioni in atto, la presenza di neoplasie maligne, di gravi e/o intrattabili malattie cardiovascolari, epatiche e dell’apparato respiratorio. I pazienti con infezione da HCV, HBV e HIV necessitano una valutazione approfondita ed individualizzata. Questa è la mail: listaattesatrapianti@ao.pr.it

Modalità di iscrizione e visita pre-trapianto

  • Il Centro dialisi del paziente invia la documentazione clinica (per posta o via mail listaattesatrapianti@ao.pr.it), dopo aver compilato la scheda che puoi scaricare qui, secondo le norme indicate.
  • Si programma la visita per l’inserimento in Lista d’attesa trapianti; il paziente si presenterà in Nefrologia per la determinazione del gruppo sanguigno, la tipizzazione HLA e la ricerca di anticorpi linfocitotossici. La visita nefrologico-chirurgica termina con una valutazione clinica scritta per il paziente e per il Centro dialisi di riferimento con indicazione:
  • d’idoneità, con inserimento del paziente in lista attiva entro 60 giorni (tempo necessario per lo studio dei sieri) ;          
  • di temporanea sospensione qualora le condizioni cliniche del paziente controindichino temporaneamente il trapianto, la documentazione sia incompleta, oppure si rendano necessarie ulteriori indagini o consulenze specialistiche;
  • di non idoneità.

Lista d'attesa: cosa può cambiare

  • Dopo la visita per l’inserimento in lista d’attesa, i centri dialisi dovranno inviare presso il Centro trapianti, ogni 3 mesi, la scheda di aggiornamento clinico e 2 campioni di siero per la ricerca degli anticorpi linfocitotossici al laboratorio d’immunogenetica: il termine dei 3 mesi ricorre: il 10 febbraio, il 10 maggio, il 10 agosto e il 10 novembre. L’invio è necessario anche per i pazienti temporaneamente sospesi.
  • Per informazioni o chiarimenti sulla posizione in lista e le comunicazioni urgenti riguardanti le variazioni cliniche del paziente, i sanitari  che gestiscono la lista d’attesa possono essere contattati dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 17.
  • In caso di trasfusione o intervento chirurgico – come l’espianto di un precedente trapianto – è necessario l’invio di un ulteriore campione di siero dopo 15 giorni. Sono cause di sospensione temporanea dalla lista d’attesa attiva e quindi dalla selezione per il trapianto: il mancato invio dei sieri e degli aggiornamenti clinici, la comparsa di patologie tali da rendere controindicato il trapianto, la gravidanza. 
  • L’esclusione dalla lista d’attesa è comunicata attraverso il medico nefrologo di riferimento.

Lista d'attesa e tempo di attesa 

  • 400: pazienti in lista d’attesa a Parma al 31.12.24
  • il tempo medio di attesa del nostro centro è quello regionale, in linea con i tempi di attesa medi a livello nazionale

Intervento chirurgico e ricovero post-operatorio

  • La preparazione all’intervento chirurgico di trapianto consiste in: prelievi ematici, TC torace, ECG, eventuale seduta di emodialisi o cambio sacca in caso di dialisi peritoneale, tricotomia e doccia con sapone antisettico.
  • il paziente è trasferito in sala operatoria per eseguire l’intervento chirurgico di trapianto, solo se tutti gli esami pre-operatori risultano nella norma e gli organi sono valutati come idonei al trapianto;
  • terminato l’intervento, in circa il 90% dei casi, il paziente ritorna nella degenza del Centro trapianti per la degenza post-trapianto;  ♦quando invece l’intervento è più complesso, o nel caso del trapianto combinato rene pancreas, il paziente, dopo l’intervento, è ricoverato in terapia intensiva post-operatoria per circa 48 ore;
  • I controlli – follow up – si svolgono negli ambulatori dedicati in Ala Sud, piano terra, con controlli ambulatoriali fino al terzo mese e una biopsia, dopo di ché il paziente torna a fare riferimento al suo Centro di riferimento iniziale con rientri a Parma a intervalli di tempo definiti. Su richiesta è possibile richiedere il supporto psicologico.

La nostra organizzazione

  • Il percorso per il trapianto è garantito dalla costante presenza di uno staff nefrologico e chirurgico grazie a Nefrologia e Clinica chirurgica generale reperibile 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, sia per il trapianto che per gli eventuali problemi clinici che possono insorgere nel corso del follow-up:
  • il percorso del paziente inizia  dall’immissione e mantenimento in lista d’attesa, nella gestione informatizzata della lista d’attesa,  nella valutazione ed accettazione degli organi (rene e pancreas) dei potenziali donatori, nella preparazione ed esecuzione dell’intervento chirurgico di trapianto, nella gestione del decorso post-operatorio e del follow-up mediante controlli clinici predeterminati che rendono univoco il percorso assistenziale del paziente;
  • la degenza clinica e gli ambulatori per il follow-up del Centro trapianti si trovano in Nefrologia. La Clinica chirurgica generale garantisce, oltre agli interventi di  prelievo e trapianto di rene e pancreas, l’effettuazione degli interventi chirurgici  propedeutici al trapianto e di chirurgia generale nel paziente uremico o già sottoposto a trapianto. 

Il coordinamento nazionale trapianti in Italia

In Italia l’organizzazione dei trapianti è concepita su tre livelli: nazionale, interregionale/ regionale e locale.

Il coordinamento nazionale ha sede a Roma presso l’Istituto Superiore della Sanità ed è denominato Centro Nazionale Trapianti. Ha il compito di verificare:

  • l’entità e la composizione delle liste d’attesa,
  • l’attività di prelievo e trapianto sul territorio nazionale,
  • la qualità dei risultati dei vari Centri; stabilisce:
  • i criteri e le procedure per l’assegnazione degli organi,
  • le linee guida per i centri regionali ed i programmi di trapianto, inclusi quelli per i pazienti HCV e HIV positivi. 

Il coordinamento regionale in Emilia-Romagna è costituito dal Centro di Riferimento Trapianti, con sede a Bologna, coordina l’attività di prelievo e trapianto d’organi e tessuti, riceve le segnalazioni dei potenziali donatori, valuta l’idoneità della donazione e, in accordo con il Centro Nazionale Trapianti Operativo assegna gli organi. Dal 1° giugno 2001, è stata istituita la lista unica d’attesa per il trapianto renale da cadavere che comprende tutti i pazienti iscritti nei 3 Centri regionali di trapianto: Parma, Bologna, Modena (legge 91/99).

La nostra attività in cifre

  • 1905: sono i trapianti eseguiti da aprile 1986 a 31 dicembre 2023, di cui

1741 da donatore cadavere , 122 doppi trapianti, 164 da donatore vivente, 51 rene-pancreas (incluso 1 pancreas isolato)

  • 1992: anno di attivazione del programma di trapianto di rene da vivente (con prelievo di rene per via mini-invasiva dal 2001)
  • 2001: anno di inizio del programma di doppio trapianto
  • 2007: anno di inizio di trapianto renale nei pazienti con infezione da HIV e in pazienti con gravi anomalie urologiche e HCV positivi
  • 2008: anno di attivazione del programma di trapianto da vivente AB0 incompatibile
  • 2019: anno di inizio del programma da donatore dopo morte cardiocircolatoria
  • 2023: 1° trapianto in paziente con PRA Panel Reactive Antibody 99% 
  • 2004: anno del 1° riconoscimento come Centro di eccellenza 
Ultimo aggiornamento contenuti: 26/05/2025