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Il sangue non è riproducibile artificialmente ed è indispensabile alla vita. Il suo fabbisogno è in costante crescita: molte cure non sarebbero possibili senza la disponibilità di unità di sangue, di plasma e piastrine. La disponibilità del “bene sangue” dipende da un dono volontario e gratuito. Donare sangue è una scelta di solidarietà e civiltà: la disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.
Il sangue è una fonte di vita rinnovabile: lo si può donare regolarmente senza alcun danno perché l’organismo lo reintegra molto velocemente.
Diventare donatore
Per donare sangue bisogna avere almeno 18 anni, pesare più di 50 Kg, essere in buone condizioni di salute e condurre uno stile di vita senza comportamenti a rischio. Per le donazioni di sangue intero occorre non avere superato i 65 anni; per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni.
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi, possibilmente a digiuno, al Servizio trasfusionale per sottoporsi alla visita medica e all’esame del sangue necessari per accertare l’idoneità al dono. Si consiglia di telefonare in anticipo per prenotare un appuntamento allo 0521.981385 (se sei giù donatore Avis della provincia di Parma) o al 0521.703877- 0521.703034 (se sei già donatore Fidas della provincia di Parma), oppure è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 18 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13) o inviare una e-mail all’indirizzo donaresangue@donaresangue.it, oppure contattare le associazioni Avis e Fidas (emiliaromagna@avis.it – presidenza@fidas-emiliaromagna.it). Il colloquio con il medico aiuterà a individuare quale tipo di donazione sia più indicata: sangue intero o aferesi. L’idoneità alla donazione viene comunicata con lettera o telefonicamente.
Per i nuovi cittadini di nazionalità extracomunitaria è previsto un questionario per verificare il possesso di alcuni requisiti necessari e vincolanti per diventare donatori: la residenza in Italia da almeno due anni; il possesso di regolari documenti; l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale e la buona padronanza della lingua italiana.
Prima della donazione
- non assumere farmaci negli ultimi cinque giorni (in particolare aspirina o antidolorifici) e nelle ultime due settimanre (antibiotici e a antimicotici) e comunque comunicare sempre al medico l’eventuale assunzione di farmaci
- accertarsi di non avere il ciclo mestruale in corso (è consigliato lasciare trascorrere almeno una settimana dalla fine del ciclo)
- cercare di essere a digiuno; se non riesci a restare a digiuno, puoi assumere caffé o té con poco zucchero, mangiare qualche biscotto secco o qualche fetta biscottata
- evitare di assumere cibi grassi, dolci latte o altri prodotti derivati dal latte
- si possono invece assumere preparati vitaminici
- si può continuare in modo regolare l’assunzione della pillola anticoncezionale
Prima del prelievo il medico effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina) e un breve colloquio con compilazione e firma del modulo di accettazione e consenso alla donazione. La donazione di sangue è di 450 ml.
Dopo la donazione
- rimani qualche minuti a riposo; ti è offerto un ristoro per reintegrare liquidi, zuccheri e sostanze nutrienti
- chiedi una giornata di riposo retribuita
Con quale frequenza
- rispetta un intervallo minimo tra una donazione e l’altra di 90 giorni, se se un uomo e di 180 giorni se sei una donna in età fertile
- se sei una donna non puoi donare durante il ciclo mestruale, durante la gravidanza e per i sei mesi successivi (di norma, quindi, un uomo può donare sangue intero 4 volte l’anno, una donna 2 volte ogni anno)
Donare sangue è sicuro:
- le procedure della donazione e dell’utilizzo del sangue raccolto sono molto rigorose e sono sottoposte a verifiche di qualità
- il donatore di sangue, con le donazioni periodiche e regolari, ha la garanzia di un controllo costante del proprio stato di salute attraverso le visite mediche e gli accurati esami di laboratorio eseguiti a ogni prelievo
- il controllo sanitario del donatore è la prima garanzia della sicurezza ed efficacia della trasfusione; per questo è richiesta la massima sicurezza e affidabilità nella compilazione dei questionari e nel colloquio con il medico