Adisco per le future mamme

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Insieme ad una nuova vita, nasce una possibilità di cura: il cordone ombelicale, che normalmente viene gettato, contiene sangue ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo. Una donna che decide di donare quel sangue offre a tante persone malate una speranza in più di guarire e tornare alla vita.
Non sempre l’informazione di questa opportunità giunge a tutte le donne gravide. Per sostenere un maggiore confronto tra personale sanitario e mamme, Adisco – Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale Onlus, in collaborazione con la Banca di Piacenza, ha donato alla struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma le attrezzature per il completamento della dotazione della Day Service Assistenziale Gravidanza: un computer e una stampante all’ambulatorio Gravidanze ad Alto rischio; un emovelocimetro ad ultrasuoni portatile, per l’auscultazione cardiaca fetale, all’Ambulatorio Gravidanze a termine.
La struttura di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Daniela Viviani, ha recentemente inaugurato gli ambulatori della Day Service Assistenziale Gravidanza: il primo dedicato alle gravidanze ad alto rischio e il secondo per le future mamme dalla trentasettesima settimana di gestazione al parto. Negli ambulatori gli specialisti valutano lo stato della gravidanza e il benessere del feto e della mamma, ascoltano i bisogni delle donne e rispondono a domande e curiosità, ad esempio sul controllo del dolore, ma anche sulla donazione del cordone ombelicale.
Così, grazie ad una maggiore informazione, sempre più future mamme hanno scelto di donare una speranza a chi soffre di malattie del sangue e del sistema immunitario: nei primi 6 mesi del 2013 sono state 146 le sacche di sangue cordonale inviate alla “Banca di sangue del cordone ombelicale” della Regione (presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna). Un risultato molto significativo – se confrontato con le 173 sacche inviate nell’intero anno 2012 – raggiunto anche grazie alla generosità di Adisco.
Nasce nel 1995 come associazione di donne disposte a donare, dopo il parto, il sangue del cordone ombelicale che sarebbe altrimenti gettato via. Non è riservata solo alle neo-mamme, ma aperta a chiunque voglia condividere i suoi obiettivi: promuovere la donazione di sangue del cordone ombelicale e renderla possibile su tutto il territorio nazionale; raccogliere fondi per la ricerca, al fine di sviluppare le grandi potenzialità dell’impiego di sangue del cordone ombelicale nei trapianti; supportare la nascita e lo sviluppo della rete delle “Banche di sangue del cordone ombelicale” sul territorio nazionale.
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COS’È IL SANGUE DEL CORDONE OMBELICALE
È il sangue che rimane nel cordone ombelicale e nella placenta dopo la recisione del cordone alla nascita. Normalmente viene scartato insieme alla placenta. Ma è la terza fonte, dopo il midollo osseo e il sangue periferico, di cellule staminali del sangue e del sistema immunitario.
PERCHÉ DONARE IL SANGUE CORDONALE
Per aumentare la possibilità di cura delle persone affette da patologie trattabili solo attraverso un trapianto di cellule staminali emopoietiche, in particolare bambini o adulti di basso peso.
COME SI DIVENTA DONATRICI
La donazione è anonima e gratuita; non comporta rischi né per la mamma né per il neonato. È sufficiente rivolgersi al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale in cui si partorisce e manifestare la propria volontà di donare. Al momento del parto viene eseguito un prelievo di sangue alla mamma per gli esami obbligatori per legge; tra i 6 e i 12 mesi dopo il parto, la mamma e il neonato vengono sottoposti ad ulteriori controlli, per confermare l’idoneità del sangue prelevato.