Virus influenzale, parmigiani a letto. L’impegno delle aziende sanitarie

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L’influenza non dà tregua. Anche a Parma nella prima settimana del nuovo anno si sono manifestati gli effetti del virus che sta caratterizzando in tutta Italia questo periodo stagionale. In Emilia-Romagna, come da statistiche del Ministero della Salute, il picco epidemico sta interessando, al momento, circa 16 persone ogni mille abitanti. A risentirne maggiormente sono le persone anziane e affette da patologie croniche. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dal 1 al 4 gennaio, gli accessi sono stati 1363, con un picco massimo raggiunto martedì 3 gennaio con 358 visite e un’età media dei pazienti di circa 80 anni. Solamente in quella giornata sono state 73 le persone ricoverate dai medici e operatori sanitari.
Un afflusso record affrontato dalla sanità del territorio con misure organizzative e percorsi di degenza internistica e geriatrica già esistenti, in grado di dare risposta ai bisogni complessivi delle persone. L’Ospedale di Parma ha messo a disposizione ulteriori 40 posti letto, dedicati alle necessità assistenziali dovute all’influenza. Posti che si aggiungono ai circa 480 letti internistici già presenti e quotidianamente operanti.
Una situazione gestita dalle direzioni dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e dell’Azienda Usl, dai Medici di medicina generale e le Case di Cura accreditate, grazie all’impegno di tutti gli operatori sanitari che hanno dato la loro immediata disponibilità. A tale riguardo, le Aziende sanitarie invitano tutti i cittadini a rivolgersi con fiducia al proprio medico di famiglia che saprà dare loro le indicazioni più opportune per affrontare i sintomi e gli effetti del virus influenzale. Il medico e il pediatra di famiglia sono i primi interlocutori a cui far riferimento, preziosi alleati per evitare una corsa impropria al Pronto Soccorso e a garantire, nel contempo, l’efficacia delle cure.