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L’ictus nel bambino

Al Maggiore il convegno su diagnosi e terapia, promosso dalla struttura di Neuroradiologia
01 aprile 2014

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L’utilità della presa in carico del piccolo paziente da parte di una rete di professionisti di diverse specialità, operanti secondo linee guida condivise, è stata al centro  sabato 5 aprile del convegno “L’ictus nel bambino: dalla diagnosi alla terapia riabilitativa”. 

“Si tratta di un evento formativo e di approfondimento per specialisti – spiegano Girolamo Crisi, direttore della  struttura di Neuroradiologia  dell’Ospedale di Parma e Francesca Ormitti,  Neuroradiologa pediatrica – ma anche di un’occasione per diffondere nell’opinione pubblica maggiore informazione in merito ad una patologia per la quale è fondamentale riconoscere tempestivamente sintomi, come la difficoltà a parlare o la perdita di forza a un braccio, e chiamare immediatamente i soccorsi”.

L’ictus in età pediatrica è un evento raro ma, per le sue caratteristiche, necessita di un approccio terapeutico e riabilitativo multidisciplinare, che ha inizio nella fase di diagnosi, efficace se tempestiva e accurata. Competenze e professionalità diverse lavorano insieme anche nella ricerca delle possibili cause (patologie dei vasi, della coagulazione, cardiache, ma anche metaboliche o genetiche) e nelle fasi clinica, terapeutica  e della riabilitazione.

L’evento si è svolto con il patrocinio dell’Azienda Usl e dell’Ordine dei Medici di Parma e in collaborazione con le associazioni VOB Parma (Volontari Ospedale dei Bambini), SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), Fa.Ce. (Famiglie Cerebrolesi) e A.L.I.Ce. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale).

Ultimo aggiornamento contenuti: 09/04/2014