Attualità scientifica

La gestione dei pazienti con gravi traumi

Sabato 29 marzo saranno presentati, in un convegno, i protocolli e le attività del Trauma center per le province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza con sede presso l'Ospedale di Parma
26 marzo 2008

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Si svolgerà sabato 29 marzo dalle 9 alle 13 nel Salone dei Convegni di Palazzo Soragna a Parma il convegno “Rete hub e spoke per i grandi traumi: l’interazione tra fase acuta e fase riabilitativa”.

Responsabili scientifici del convegno sono Marsilio Saccavini e Franco Servadei, rispettivamente direttore del dipartimento Geriatrico-riabilitativo e del dipartimento Emergenza-urgenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è centro di riferimento traumatologico e neurochirurgico (secondo il modello Hub & Spoke) per l’area Emilia nord-occidentale, in particolare per le province di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia. Gli altri due centri Hub (o Trauma Center) dell’Emilia Romagna hanno sede all’Ospedale Maggiore di Bologna e all’Ospedale Bufalini di Cesena.

A Parma, il Trauma center coinvolge le unità operative del dipartimento Emergenza-Urgenza e del dipartimento Geriatrico-riabilitativo accogliendo i pazienti con gravi traumi. Si tratta in larga parte di pazienti giovani, che, per le conseguenze di tipo motorio, comportamentale e cognitivo del trauma subito, richiedono un’assistenza specializzata per lungo tempo, con un elevato impatto sulla vita di tutta la famiglia. Dopo la fase acuta, i pazienti infatti devono affrontare la riabilitazione o, in caso di prognosi sfavorevole, essere indirizzati verso strutture per lungodegenti.

Per questo, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha predisposto un modello organizzativo interno che ha lo scopo di facilitare l’integrazione tra la gestione della fase acuta e la riabilitazione del paziente con grave traumacranio-encefalico e vertebro-midollare, e che coinvolge entrambi i dipartimenti.

Tre volte a settimana un medico fisiatra di Medicina riabilitativa è presente presso le strutture di 1°Anestesia e rianimazione e di Neurochirurgia a indirizzo traumatologico(1), per intervenire sui pazienti traumatizzati il più precocemente possibile. È attiva inoltre la collaborazione con la Psichiatria, che prende in carico sia il paziente sia i suoi familiari. Scopo di questo protocollo è la stabilizzazione più rapida del paziente, l’aumento dell’efficacia della riabilitazione, la riduzione della degenza complessiva all’interno dell’Ospedale e una migliore gestione del paziente e dei suoi familiari, anche in previsione della presa in carico da parte dei servizi territoriali o di altre strutture di lungodegenza e riabilitazione.

L’anno scorso sono stati 180 i pazienti con traumi gravi ricoverati nella 1° Anestesia e rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Parma. Di questi, circa il 70% presentava anche un trauma cranico o spinale. La Neurochirurgia a indirizzo traumatologico(1) ha trattato 105 pazienti per trauma cranico o esiti di trauma cranico e 57 pazienti con traumi vertebro-midollari gravi hanno richiesto un trattamento chirurgico a seguito soprattutto di incidenti in moto. Il totale dei pazienti ricoverati per trauma cranico medio-grave supera i 220 casi l’anno.

Tra i pazienti che a seguito di trauma cranio-encefalico hanno sviluppato cerebrolesioni gravi, 36 sono stati inseriti nel percorso Gracer (Gravi Cerebrolesioni Emilia Romagna): di questi 17 sono poi stati trasferiti in Medicina riabilitativa e nella Lungodegenza critica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, gli altri sono stati smistati in strutture esterne.

Nel corso del convegno di sabato, nella fase introduttiva Giovanni Gordini (direttore dipartimento Emergenza-urgenza Azienda Usl di Bologna) illustrerà il sistema Siat della Regione Emilia Romagna; Annalisa Volpi (1° Anestesia e rianimazione Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma) confronterà i dati epidemiologici locali con quelli regionali e Salvatore Ferro (Agenzia sanitaria regionale) spiegherà i due percorsi per i pazienti colpiti da trauma cranio-encefalico e trauma vertebro-midollare.

Nella seconda sessione, Barbara Zaccaria (Medicina riabilitativa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma) farà il punto sul modello sperimentale in atto all’Ospedale di Parma.

Seguirà una tavola rotonda in cui sono coinvolte tutte le strutture periferiche (centri spoke) a cui i pazienti sono destinati dopo la fase acuta e gli altri due trauma center della regione Emilia Romagna: parteciperanno Roberto Piperno (Trauma center di Bologna), Arlotti Flores (Trauma center di Cesena), Loris Borghi (Lungodegenza critica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma), Leonardo Marchesi (Azienda Usl di Parma), Anna Mazzucchi (Centro Don Gnocchi, Parma), Antonio De Tanti (Centro Cardinal Ferrari, Fontanellato), Sergio Lotta (Ospedale di Villanova d’Arda) e Rodolfo Brianti (Ospedale di Correggio).

Ultimo aggiornamento contenuti: 26/10/2012