La cardiologia del futuro, integrazione tra ospedale e territorio

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La continuità di cura è il presupposto fondante dell’integrazione tra ospedale e territorio nei percorsi sanitari dei pazienti che nella fase acuta accedono all’ospedale e successivamente devono trovare una continuità delle cure e dell’assistenza in un sistema organizzato e strutturato nel territorio. Questo l’argomento centrale del congresso che vedrà impegnati, sabato 18 giugno, dalle 8.30 alle 18 al campus dell’Università di Parma, professionisti ospedalieri e ambulatoriali a condividere e promuovere quel modello di assistenza che si è dimostrato sempre di più vincente nel sistema sanitario.
Il paziente al centro e tutto il sistema che deve funzionare e ruotare al sevizio della cura in momenti e fasi diverse senza però perdere il concetto di continuità, condivisione e cooperazione stretta fra le figure centrali nel percorso di assistenza.
Un tema questo molto sentito e importante nella realtà parmense, impegnata nella gestione del processo di integrazione delle due Azienda sanitarie. La giornata sarà infatti scandita da relazioni e discussioni che vedranno protagonisti i diversi specialisti con l’obiettivo di costruire un tavolo permanente di condivisione delle strategie di cura, funzionali al benessere del cittadino.
Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma responsabile scientifico dell’evento è Luigi Vignali, a capo della Cardiologia interventistica dell’Ospedale Maggiore , per l’Azienda Usl di Parma Giovanni Tortorella direttore della Cardiologia dell’Ospedale di Vaio – Fidenza. Qui il programma completo. L’evento è stato accreditato ECM.