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Identificati due ceppi di virus influenza A in periodo pre-epidemico

L’identificazione è avvenuta presso l’Unità di Microbiologia e Virologia dell'Ateneo di Parma – Unità Operativa di Virologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
30 settembre 2013

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Due ceppi di virus influenza di specie A sono stati identificati lo scorso 25 settembre alle porte della stagione epidemica, rispettivamente in un soggetto in età pediatrica (5 mesi) e in un adulto, entrambi con infezione dell’apparato respiratorio, ricoverati presso reparti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

L’identificazione è avvenuta presso il Laboratorio di Virologia Molecolare dell’Unità Operativa di Virologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta dalla prof.ssa Adriana Calderaro, Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia e coordinatore della Unità di Microbiologia e Virologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma.

Com’è noto, i virus influenza di specie A e di specie B causano infezione e malattia nell’uomo con circolazione ed episodi epidemici ricorrenti e generalmente collocati nella stagione invernale nei Paesi a clima temperato. Questi due nuovi casi di influenza A, così come il caso di influenza A dello scorso mese di giugno e quello di influenza B della fine settembre dello scorso anno, tutti identificati da questa stessa Unità Operativa in netto anticipo rispetto alla stagione epidemica, dimostrano come la circolazione di tali virus sia continua nel tempo.

In tale ottica, il risultato ottenuto presso l’Unità Operativa di Virologia è molto rilevante non solo dal punto di vista diagnostico, ma anche dal punto di vista epidemiologico, perché sottolinea come la circolazione di virus influenzali non sia limitata alla sola stagione invernale, in cui si concentra il picco epidemico, ma si estenda a tutti i periodi dell’anno, causando casi sporadici in soggetti, come i bambini, che non avendo fatto esperienza di precedenti infezioni con tali virus, sono più suscettibili degli adulti ad ammalare.

La continua circolazione di questi virus, sebbene spesso inapparente nei periodi primaverile, estivo ed autunnale, favorisce ulteriormente la comparsa di nuove varianti virali che, generalmente, segnano l’inizio della successiva stagione epidemica invernale. Data l’elevata variabilità dei virus influenzali, con possibilità di riassortimento genico favorito dal loro genoma segmentato, di grande rilievo è anche la possibile emergenza di ceppi virali con nuove caratteristiche antigeniche, in grado di sostenere episodi epidemici di più vaste dimensioni e anche vere e proprie pandemie.

La peculiare epidemiologia del virus influenza sottolinea la necessità di attuare controlli puntuali e di applicare metodi diagnostici e relativi controlli di qualità sofisticati, quali quelli in uso presso l’Unità Operativa di Virologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, dove questi strumenti sono impiegati da ricercatori noti alla comunità scientifica internazionale come esperti della biologia di virus influenzali e dei rapporti tra tali virus e l’organismo ospite. Grazie a queste competenze scientifiche disponibili nel nostro Ateneo, si è stati in grado di permettere il rilevamento di questo importante agente di infezione in maniera precoce ed accurata.

Ultimo aggiornamento contenuti: 01/10/2013