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Pronto soccorso
• Quando andare? Se hai un problema sanitario urgente non risolvibile dal tuo medico o dal pediatra o dalla guardia medica o dal Punto bianco, puoi rivolgerti al Pronto soccorso. Il pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si trova su via Abbeveratoia.
Due i modi per accedere con i propri mezzi: con l’ingresso pedonale e con l’accesso alla rampa per le auto: una volta arrivati all’accoglienza, il personale specializzato si fa carico del malato per l’ingresso e l’autista ha l’obbligo di condurre fuori l’auto per sgomberare l’area e lasciare libero l’accesso. Una volta in Pronto soccorso, i professionisti assegnano all’ammalato un codice di priorità che regola la priorità alla visita ed il suo successivo percorso.
• Quando non andare? Per controlli medici non motivati dall’urgenza, per comodità o per abitudine, per evitare le liste d’attesa per visite o esami specialistici, per ricette o certificati.
Il Pronto soccorso dell’Ospedale di Parma
Fornisce assistenza a tutti coloro che presentano un problema sanitario urgente non risolvibile dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dalla Guardia medica. Al loro arrivo, gli utenti vengono accolti da un infermiere che raccoglie i dati anagrafici e, in base a protocolli validati a livello nazionale, valuta la complessità del quadro clinico e, in relazione alla gravità del caso, assegna un codice di priorità di accesso agli ambulatori contraddistinto da un determinato colore:
Rosso: paziente in emergenza, con presa in carico immediata
Arancione: paziente mediamente critico – urgenza non differibile – con presa in carico pressoché immediata
Azzurro: paziente con bisogno di presa in carico rapida, per la complessità clinica e di assistenza
Verde: paziente poco critico, con accesso di bassa priorità
Bianco: paziente non critico, non urgente, con condizioni cliniche per le quali sono previsti percorsi extraospedalieri.
Il medico garantisce risposte adeguate ai singoli bisogni espressi dagli utenti e definisce l’iter diagnostico e terapeutico più appropriato. Quando il medico lo ritiene indicato, viene proposto il ricovero in ospedale; negli altri casi, il paziente può essere rinviato a domicilio, all’attenzione del medico curante, o presso un ambulatorio specialistico. All’interno del Pronto soccorso è attivo un ambulatorio ortopedico che prende in carico i pazienti che accedono al servizio presentando un trauma degli arti. Può essere richiesto un approfondimento diagnostico (esami rx o con un altro tipo di diagnostica per immagine) per definire la diagnosi o l’iter per arrivare alla diagnosi.
I pazienti, se necessario, sono trattenuti per un breve periodo in osservazione, per meglio valutare il loro stato clinico e il loro futuro iter diagnostico-terapeutico. I tempi necessari per fornire le informazioni possono variare in base alla tipologia degli accertamenti richiesti e alla necessità di osservare l’evoluzione clinica del paziente.
Area di attesa: uno dei cardini del miglioramento assistenziale è rappresentato dall’adeguamento delle aree di attesa agli standard di comfort previsti. L’ area dedicata alla attesa dei parenti/accompagnatori e degli utenti ambulanti o in sedia, non prevede la sosta in attesa di barelle, sia per motivi di spazio che di rispetto e privacy. Perché tutto ciò avvenga è assolutamente necessario che ad accompagnare l’ammalto sia un solo famigliare o accompagnatore. La attività di accoglienza viene espletata da personale qualificato ed adeguatamente formato presente durante tutto l’arco della giornata e della notte e investito di funzioni di “assistenza globale non sanitaria” all’utente. L’area, che è costituita da un ampio spazio unico, è stata funzionalmente suddivisa in aree:
• un’area attesa parenti e pazienti a bassa intensità clinica
• un’area ambulatoriale per problematiche minori
• una vasta area centrale dedicata ai pazienti su barella o letto
• un’area critica dedicata ai pazienti in pericolo di vita o di elevata gravità
• e alcune aree di osservazione
Il personale di accoglienza indirizza gli utenti nei rispettivi settori di attesa, dove verranno contattati al momento opportuno, o direttamente dal personale o indirettamente con un sistema di chiamata vocale. Le zone di attesa sono anche dotate dei pannelli informativi sulla attesa (entità e tempi).