Cosa facciamo: le attività in dettaglio

Contenuto dell'articolo

La struttura svolge attività di assistenza per pazienti affetti da patologie infettivologiche ed epatologiche, di ricerca nel settore dell’immunopatologia virale e di didattica nell’ambito del Corso di laurea in Medicina e della Scuola di specializzazione in Malattie infettive.

Sul piano assistenziale, l’obiettivo fondamentale è l’attuazione di efficienti percorsi diagnostico-terapeutici per le patologie di tipo infettivologico ed epatologico. Tali percorsi si sviluppano attraverso il coinvolgimento coordinato di differenti settori operativi, rappresentati dall’ambulatorio, dal day hospital, dalle sezioni di degenza e dal laboratorio, in stretta collaborazione con i distretti socio-sanitari territoriali, soprattutto per quanto attiene l’assistenza domiciliare per i pazienti con infezione da HIV e con epatocarcinoma.

L’ambulatorio della struttura costituisce da anni un riferimento regionale e nazionale per la diagnostica, il monitoraggio e il trattamento delle patologie di tipo infettivologico ed epatologico. Data l’importanza sempre maggiore che tali patologie assumono nel contesto socio-sanitario locale e nazionale e la crescente complessità dei presidi diagnostici e terapeutici attualmente a disposizione del clinico, che richiedono competenze sempre più specifiche, si é configurata negli ultimi anni un’organizzazione multisettoriale dell’ambulatorio. Tale organizzazione ha lo scopo principale di permettere di gestire con efficienza e massima competenza scientifica le sempre nuove situazioni cliniche a cui conducono la continua emergenza di importanti patologie infettive e il progressivo mutamento della storia naturale delle infezioni epatitiche e da HIV. Oltre ad una sezione di consulenza infettivologica ed epatologica generale, l’attività dell’ambulatorio si articola in varie sezioni:

Ambulatorio delle epatiti virali: l’attività si svolge in due ambiti distinti per la diagnosi, la terapia e il monitoraggio post-terapia dei casi di epatite virale di tipo B e C e delta, nelle quali vengono condotti anche studi clinici per la valutazione dell’efficacia di nuovi farmaci anti-virali; in tali sezioni vengono annualmente trattati con terapie anti-virali circa 120 nuovi pazienti con epatiti croniche di tipo C e sono attualmente sottoposti a terapia anti-virale per l’epatite cronica B più di 300 pazienti.

Ambulatorio lesioni focali epatiche: l’attività è indirizzata alla gestione dei pazienti affetti da lesioni epatiche focali di natura neoplastica, per lo più insorgenti in fegati cirrotici; l’esistenza autonoma di tale sezione è giustificata e resa necessaria dalla crescente entità del problema e dalla necessità di applicare rigorosamente protocolli diagnostico-terapeutici, che permettano di prevenire e di trattare o ritrattare tempestivamente, con gli approcci terapeutici più idonei, lesioni epatiche insorte in pazienti cirrotici. Rientra nei compiti di questa sezione anche la valutazione dei pazienti da sottoporre a visita trapiantologia chirurgica in collaborazione con i Centri trapianto di fegato di Bologna e di Modena

Ambulatorio infezioni da Hiv, a cui afferiscono oltre 1.000 pazienti con infezione da HIV, che vengono seguiti per tutto il decorso della malattia, in stretta connessione operativa con il Day hospital e la sezione infettivologica della degenza ordinaria. I medici di tale sezione contribuiscono anche alla gestione domiciliare del paziente con infezione da HIV, alla gestione di Casa Francesco, struttura socio-sanitaria adibita a casa alloggio, convenzionata per l’ospitalità di pazienti affetti da AIDS o da comorbidità correlate all’infezione da HIV e di persone sieropositive con impossibilità permanente o temporanea ad essere seguite al domicilio. A questo settore operativo è stata riconosciuta l’identità di struttura semplice per il coordinamento della gestione assistenziale, organizzativa e scientifica delle patologie HIV-correlate; sono infatti in corso numerose collaborazioni con l’ISS ed altri centri infettivologici per la sorveglianza epidemiologica e la valutazione di nuovi farmaci anti-retrovirali, con l’obbiettivo di una loro tempestiva introduzione nella pratica clinica.

Ambulatorio TORCH: vi afferiscono le pazienti in gravidanza per le quali i test sierologici di screening pongono il sospetto di infezione nell’ambito delle patologie del gruppo TORCH (Toxoplasma, Rosolia, CMV, herpes, lue). Sulla base dei dati sierologici e virologici analizzati si definisce il quadro infettivo in relazione all’epoca gestazionale e il rischio di trasmissione fetale; le successive indagini di approfondimento si svolgono in collaborazione con U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’AOU di Parma.

Ambulatorio di alta complessità di patologia: si seguono pazienti affetti da cirrosi epatica in stadio avanzato e manifestazioni di scompenso ancora gestibili in regime ambulatoriale e vengono eseguite somministrazioni di antibiotici per via parenterale. Tale sezione risulta di rilevante significato strategico nell’ottica di favorire da una parte dimissioni precoci dei pazienti ricoverati in degenza ordinaria e dall’altra di mantenere il paziente il più a lungo possibile a domicilio, riservando l’ipotesi del ricovero ai casi veramente complessi e scompensati, non più gestibili in regime di day hospital o ambulatoriale. Rientra nei compiti di questa sezione anche la valutazione dei pazienti da sottoporre a visita trapiantologia chirurgica in collaborazione con i Centri trapianto di fegato di Bologna e di Modena e la loro gestione prima dell’inserimento in lista e una volta considerati candidabili al trapianto.

Ambulatorio patologie infettivologiche prevalentemente distrettuali: si gestiscono pazienti con ostemieliti, spondilodisciti, infezioni di protesi, infezioni dei tessuti molli, endocarditi, ma anche pazienti con infezioni tubercolari o da altri patogeni, dimessi dopo stabilizzazione del quadro clinico, ma che necessitino di ulteriore monitoraggio, o che possano essere gestiti fin dall’inizio in ambulatorio in alternativa alla degenza ospedaliera. 

Ambulatorio di consulenza all’interno dello spazio immigrati: si seguono i pazienti inviati dallo Spazio Salute Immigrati con barriera linguistica totale (circa 50-60 pazienti all’anno), con aiuto del Mediatore culturale, per valutazione di secondo livello, volta ad esaminare i test di screening per HBV, HCV, HIV, Lue, TB e parassitosi. In caso di conferma di una di tali patologie segue presa in carico presso l’ambulatorio dedicato per monitoraggio clinico-laboratoristico-terapeutico.

La sezione di Ecografia diagnostica ed interventistica – coordinata da Gabriele Missale – rappresenta un indispensabile supporto alla diagnostica epatologica e costituisce anche un settore terapeutico in continua espansione tecnologica per il trattamento delle neoplasie epatiche, che rappresentano complicanze sempre più frequenti delle epatopatie croniche da virus epatici. Data l’importanza diagnostica del settore e la rilevanza socio-sanitaria delle problematiche che le tecniche strumentali interventistiche epatiche permettono di affrontare e risolvere, a tale settore operativo è stata riconosciuta l’identità di struttura semplice. In questa sezione della struttura si svolgono:

  • attività di ecografia diagnostica, prevalentemente per patologie addominali, con utilizzo di Eco color doppler e mezzo di contrasto ecografico di seconda generazione;
  • ecografie interventistiche a scopo diagnostico (prelievi cito-istologici, sotto-guida ecografica, di lesioni superficiali e profonde, prevalentemente, ma non esclusivamente, addominali);
  • ecografie interventistiche a scopo terapeutico, prevalentemente per il  trattamento loco-regionale percutaneo di tumori primitivi e secondari del fegato (termoablazione, alcolizzazione) e di cisti parassitarie a localizzazione epatica;
  • applicazione di cateteri venosi centrali a livello di vena giugulare interna e succlavia, sotto guida ecografica.

Principalmente ai medici che operano in questa sezione fa riferimento anche il Percorso Diagnostico Terapeutico delle lesioni focali epatiche, coordinato da Gabriele Missale, che, attraverso un approccio multidisciplinare, a cui partecipano specialisti chirurghi, oncologi, radiologi, medici nucleari e anatomo-patologi, si ripropone di contribuire ad ottimizzare la gestione diagnostica e terapeutica delle lesioni neoplastiche primitive e secondarie del fegato.

Il laboratorio di Immunopatologia virale effettua esami di chimica clinica, biologia molecolare, immunologia e virologia, sia a scopo diagnostico che nell’ambito di programmi di ricerca immunopatogenetica, volti a definire le basi teoriche per lo sviluppo di approcci diagnostici e di strategie preventive e terapeutiche anti-virali innovative nel settore delle infezioni da virus epatitici e delle infezioni da HIV e SARS-Cov-2. Le ricerche condotte nel laboratorio hanno contribuito ad importanti avanzamenti delle conoscenze sui meccanismi responsabili della persistenza virale e del danno epatico in corso di epatiti virali di tipo B e C, conducendo allo sviluppo di tecnologie innovative per lo studio della funzione dei linfociti sia circolanti nel sangue che presenti all’interno del fegato infetto. Gli studi attuali sono soprattutto rivolti all’identificazione di marcatori immunologici predittivi dell’evoluzione dell’infezione virale e dell’esito delle terapie anti-virali e alla definizione di strategie sperimentali per ripristinare la funzione linfocitaria nei pazienti che non riescono ad eliminare spontaneamente i virus patitici, da utilizzare a scopo terapeutico. Inoltre sono in corso studi nell’ambito dell’infezione da SARS-Cov-2 per definire l’effetto delle mutazioni virali sull’efficacia delle risposte proteggenti sostenute dai linfociti T CD8 con l’obiettivo ultimo di ottimizzare l’efficacia degli attuali vaccini e identificare ulteriori terapie basate sulla modulazione della funzione dei linfociti T.

Ultimo aggiornamento contenuti: 05/01/2022