Attualità scientifica

Premio nazionale di endocrinologia pediatrica

Il riconoscimento è stato assegnato a un medico della Clinica pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per il migliore articolo scientifico pubblicato negli ultimi due anni da un giovane ricercatore
17 dicembre 2007

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Alessandra Vottero, borsista della Clinica pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretta da Sergio Bernasconi, ha ricevuto nelle scorse settimane, in occasione del XVI Congresso nazionale della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), un premio di 5000 euro per un articolo pubblicato sulla più prestigiosa rivista internazionale di endocrinologia, Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

Il premio, dedicato alla memoria di Rina Balducci, ricercatrice romana scomparsa giovanissima ma già nota in ambiente internazionale per l’eccellenza della sua attività scientifica, viene conferito da alcuni anni a un giovane ricercatore italiano che abbia pubblicato, nei due anni precedenti il Congresso nazionale, un importante contributo scientifico su una rivista internazionale. Una commissione della Siedp seleziona una rosa di lavori candidati al premio e una giuria internazionale diretta da un ricercatore inglese sceglie il migliore.

L’articolo premiato, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinolgy and Metabolism, oltre che da Alessandra Vottero, era firmato anche da altri professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: Sergio Bernasconi, Lucia Ghizzoni, Silvia Giuliodori, Isabella Viani e Marcello Ziveri della Clinica pediatrica; Marzia Cappelletti e Tauro Maria Neri della Genetica medica.

Nella motivazione del premio, si sottolinea che lo studio dei ricercatori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria mette per la prima volta in risalto come modificazioni strutturali o di metilazione del gene che codifica il recettore degli ormoni androgeni ne possano cambiare la funzionalità e permettano quindi di comprendere meglio fenomeni comuni in età evolutiva, come per esempio la precoce comparsa di peli sessuali al pube (pubarca prematuro). La comprensione di questo meccanismo potrà aprire lastrada anche a nuove vie diagnostiche e terapeutiche.

Ultimo aggiornamento contenuti: 19/06/2013