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Sabato 28 novembre: prima Giornata nazionale del Parkinson

Aperto dalle 9 alle 14 l'ambulatorio dedicato alla malattia per la distribuzione di materiale informativo e la presentazione del Percorso specialistico interaziendale di accesso
27 novembre 2009

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Si celebra sabato 28 novembre la prima Giornata nazionale della malattia di Parkinson, promossa dalla Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze (Limpe), in collaborazione con Associazione italiana Parkinsoniani (Aip) e confederazione Parkinson Italia. L’iniziativa ha il patrocinio del Senato della Repubblica. 57 centri Parkinson, distribuiti su tutto il territorio nazionale, apriranno le porte al pubblico per offrire un’informazione personalizzata e opuscoli relativi alla malattia.

A Parma, nella struttura complessa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, l’ambulatorio del Parkinson e delle malattie extrapiramidali, al 3 ° piano del padiglione Barbieri, sarà aperto dalle 9.00 alle 14.00 per fornire informazioni sulla malattia, sulle attuali terapie e sulle strategie più innovative, utili per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Saranno distribuiti depliant informativi e sono previste, nell’aula didattica, proiezioni di video e diapositive sugli aspetti clinici della malattia e sulle terapie farmacologiche complesse, riservate agli stadi più avanzati. Agli interessati saranno inoltre fornite informazioni su come accedere al Percorso specialistico intraziendale realizzato in collaborazione con altre unità operative dell’ospedale, un modello efficiente di presa in carico globale del paziente.

La malattia di Parkinson è apparentemente nota a tutti – nell’immaginario collettivo coincide con il tremore che colpisce soprattutto una mano – ma in realtà “nasconde” anche altre manifestazioni ancora più importanti, quali la lentezza di movimenti o la rigidità muscolare. Segni più significativi del tremore (assente nel 20% dei malati) sono: una maggiore difficoltà a svolgere movimenti quali lo scrivere, il cucire, il radersi, oltre a un maggiore sforzo e tempo richiesto per effettuare azioni usuali, come alzarsi da una sedia, scendere dalla macchina, girarsi nel letto o vestirsi. Si tratta di sintomi spesso leggeri e facilmente confondibili, che comportano una mancata diagnosi iniziale nel 25% dei casi, soprattutto nei pazienti nella fascia di età 40-50 anni.

La Malattia di Parkinson, infatti, non è la malattia degli anziani: in Italia colpisce circa 6.000 persone ogni anno ma 1 paziente su 4 si ammala prima dei 50 anni. Nel 20% dei casi poi (si tratta ancora una volta soprattutto di soggetti giovani), i pazienti arrivano dal medico solo dopo 2 anni dall’inizio della malattia, poiché non ne erano a conoscenza, perdendo così tempo prezioso.

Saperne di più è un passo fondamentale verso una cura migliore. Prima si inizia la terapia (appena compaiono i sintomi motori) maggiori sono le possibilità di preservare la qualità di vita nel corso degli anni, a vantaggio sia del paziente che della sua famiglia.

Il numero verde 800 037 740 fornisce informazioni sui centri Parkinson aderenti all’iniziativa, che si possono trovare anche sul sito web www.giornataparkinson.it.

Ultimo aggiornamento contenuti: 19/06/2013