News dall'ospedale

Charlie Alpha, 20 anni fa

Il 18 agosto 1990 l'elicottero Charlie-A dell'elisoccorso di Parma cadeva sul monte Ventasso
18 agosto 2010

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Erano le 8.25 del 18 agosto 1990 quando l’elicottero EHCA Charlie Alpha dell’elisoccorso di Parma precipitava sul monte Ventasso, immerso nella nebbia. Si era alzato in volo per soccorrere un ferito nell’Appennino reggiano. Questa mattina, a Parma presso il cippo in via Casati Confalonieri, è stato commemorato il ventesimo anniversario della tragedia  in cui persero la vita quattro persone: il pilota Claudio Marchini, il medico anestesista Annamaria Giorgio, gli infermieri Corrado Dondi e Angelo Maffei.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari e i colleghi degli operatori scomparsi, il vicesindaco di Parma, Paolo Buzzi, l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Parma, Marcella Saccani, il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Luca Sircana, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e i dirigenti del 118: Adriano Furlan, direttore della Centrale operativa del Maggiore e Luca Cantadori, responsabile struttura Emergenza territoriale dell’ Azienda Usl.

A Parma, il servizio di elisoccorso è attivo da 21 anni: il primo intervento fu il 19 luglio 1988 a Varsi.
L’elisoccorso è un’attività dei servizi d’emergenza 118 estesa in tutta Italia, che prevede l’utilizzo di elicotteri attrezzati per le emergenze sanitarie, l’intervento in tempi rapidi anche in località difficilmente accessibili e la tempestività dell’ospedalizzazione, con la possibilità di scelta del luogo di cura più idoneo per la patologia.

Nel 1° semestre del 2010 gli interventi complessivi gestiti dalla Centrale operativa del 118 sono stati di 21787. Al 30 giugno di quest’anno l’elisoccorso si è levato in volo 357 volte. I luoghi in cui l’elicottero è intervenuto più frequentemente sono le strade (40,6% degli interventi di quest’anno), seguite dalle case dei pazienti (32,2%).

Analizzando i dati per codice di gravità, nei primi sei mesi del 2010 il 70% delle chiamate ha riguardato casi di media e alta gravità (codici 2 e 3), mentre solo nell’8.4% degli interventi non si è reso necessario il ricovero del paziente (codici 0).

I mesi di maggiore attività dell’elisoccorso sono solitamente quelli estivi, da giugno a settembre. L’elicottero può alzarsi in volo a partire dalle 7.30 fino al tramonto e in condizioni metereologiche che consentano una visibilità pari a 1 chilometro in orizzontale e 150 metri in verticale.

Dal momento della richiesta di soccorso, l’elicottero è pronto per decollare in 2 minuti e 30 secondi circa. Il tempo di volo medio è di  circa 12 minuti e 30 secondi: per raggiungere l’Autostrada del sole, per esempio, occorrono 5 minuti, per arrivare a Corniglio 10 minuti.

Ogni equipaggio dell’elicottero BK 117 in dotazione alla Centrale operativa 118 di Parma è composto da un medico rianimatore anestesista (presente a turno dagli ospedali di Parma, Piacenza e Reggio Emilia), un infermiere professionale coordinatore di volo (della Centrale operativa 118 Parma Soccorso), un secondo infermiere professionale (proveniente a turno dai dipartimenti di Emergenza-Urgenza di Parma, Piacenza e Reggio Emilia) e dal pilota di Helitalia. A Parma gli infermieri coordinatori (HCM, Helicopter Crew Member) volano in media circa 60 ore all’anno ciascuno. In totale, tra medici, infermieri, piloti e tecnici della manutenzione sono 119 le persone che partecipano al servizio di elisoccorso.

Il servizio di elisoccorso è integrato su base regionale e si avvale di 3 mezzi dislocati presso gli eliporti delle Centrali operative 118 di Parma, Bologna, Ravenna, più un quarto – dotato di verricello per il soccorso alpino – di stanza a Pavullo nel Frignano. Gli interventi dell’elicottero di Parma riguardano soprattutto le province limitrofe di Reggio Emilia e Piacenza.

Ultimo aggiornamento contenuti: 19/06/2013