Quarant’anni dallo scoppio del Cattani, il ricordo della città

Contenuto dell'articolo
Si è tenuta nell’anniversario dello scoppio la cerimonia pubblica di ricordo delle vittime dell’esplosione del padiglione Cattani, alla presenza dei famigliari delle vittime. Erano le 14,30 del 13 novembre 1979 quando in città echeggiò un duplice boato; tre piani del padiglione Cattani, che ospitava la Cardiochirurgia, la Gastroenterologia e la Rianimazione, collassarono. Ventuno persone persero la vita e l’intera città partecipò ai soccorsi, in un avvicendarsi di ricerche affannose, scavi e speranza. Fu proclamato il lutto cittadino dall’allora sindaco Aldo Cremonini.
Le note dell’Inverno di Vivaldi hanno suonato, con l’allieva del Conservatorio Sofia Dallatana, alle 14.30, momento esatto in cui il padiglione è esploso. La preghiera e il ricordo di don Luigi Valentini hanno disegnato i tratti della memoria collettiva della città di quel giorno che ha segnato la storia di tante famiglie, dell’ospedale e di tutti i parmigiani. “Ricordo una comunità unita – ha sottolineato Gabriele Balestrazzi, giornalista – nelle ore successive alla tragedia”. Una comunità che oggi, grazie all’impegno assiduo dell’associazione Sodales, “promuove la condivisione del bosco del ricordo, piantumato all’ingresso di via Volturno a partire dal 2014, in un percorso di arricchimento per la comunità di Parma”, come ha sottolineato il presidente Fabrizio Savani. Massimo Fabi, nella sua veste di direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, ha rimarcato il valore del ricordo nella concretezza di ogni giorno, con l’auspicio che competenze e capacità migliorino di continuo il sistema della sicurezza”. La tragedia è stata ricostruita dalla pubblicazione di Sodales “Il bosco del ricordo” edito da Gazzetta di Parma e dall’inchiesta giornalistica svolta dagli studenti del corso di Giornalismo dell’Università di Parma, donata ai famigliari delle vittime dalle ex studentesse Eleonora Puggioni e Karin Piffer.
Hanno partecipato alla cerimonia il Prefetto Giuseppe Forlani, il Questore Gaetano Bonaccorso, il vicecomandante provinciale dei Carabinieri Andrea Pacchiarotti, oltre a Alessandro Tassi Carboni, presidente del Consiglio comunale.
Al termine della cerimonia, il Bosco del ricordo è stato arricchito con quattro alberi di frutti antichi donati dall’Azienda sperimentale Stuard e da un’aiuola di fiori, offerta dall’Associazione Sodales.