Al via il Bando per il servizio civile nazionale

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Il Servizio civile è l’opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore di coesione sociale.
Il servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.
Possono presentare la domanda di partecipazione i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei requisiti indicati all’articolo 3 “Requisiti e condizioni di ammissione” del Bando. La domanda in formato cartaceo (consegnate a mano, tramite PEC o con raccomandata A/R), indirizzata direttamente all’ente, deve pervenire entro e non oltre le ore 14.00 del 16 aprile 2015. Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione.
Clicca qui per scaricare il Bando
Per informazioni sui progetti di Parma e provincia puoi rivolgerti allo Sportello Azione 18 – 28 Piazza della Pace n.1 a Parma, telefono 0521/931333, azione1828@provincia.parma.it , oppure sul sito http://www.serviziocivileparma.it/web/ dove trovi anche gli orari di apertura dello sportello.
Il nostro progetto
”Sono qui per te: curare la relazione per prendersi cura della persona” è il progetto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma che prevede il coinvolgimento di 4 volontari. Obiettivo del progetto è quello di creare, grazie all’inserimento e alle attività dei giovani volontari, un ambiente comunicativo e relazionale positivo per il paziente e i suoi familiari. In altri termini, si intende dare vita a opportunità relazionali per gli utenti che possono positivamente influire sui risultati di cura e incidere sulla concezione comune dell’ospedale come luogo “altro” dall’ambiente di vita e di relazione. Clicca qui per scaricare gli Elementi essenziali del progetto (allegato 6)
La graduatoria dei candidati
La formazione
Ai 4 giovani volontari che daranno vita al progetto verrà offerta, oltre alla formazione generale coordinata con il COPESC, una formazione specifica di rilievo che fornirà loro strumenti per cogliere e rilevare i bisogno comunicativi e relazionali dei pazienti, comprenderne le potenzialità, apprendere strategie di socializzazione e animazione e costruire progetti personalizzati. Le abilità apprese attraverso il percorso formativo, con docenti esperti interni ed esterni dell’azienda, verranno messe in pratica nel corso dello svolgimento del servizio civile e verranno certificate dal settore Formazione aziendale.
Competenze che verranno acquisite attraverso il percorso formativo:
- Competenze in ambito istituzionale/organizzativo: conoscenza ed utilizzo della struttura ospedaliera: vita associativa, attività, scopi della struttura e caratteristiche dell’anziano afferente al Dipartimento Medico Geriatrico Riabilitativo. Capacità di individuare eventuali criticità, risorse e potenzialità, sia del contesto organizzativo che del contesto di vita quotidiano della persona anziana.
- Competenze relative alla conoscenza di sé: conoscenza ed utilizzo delle proprie capacità comunicative e interattive nella relazione con l’anziano, con la sua famiglia e con l’equipe sanitaria. Applicazione di tecniche di auto-osservazione, di auto-monitoraggio e abilità di orientamento nei contesti sanitari.
- Competenze relative alla comunicazione: conoscenza delle tecniche comunicative (verbali e non verbali), ed appropriata applicazione delle stesse in ciascuna specifica interazione derivante dal contesto e dalla storia di vita dell’anziano.
- Competenze relative alla relazione : capacità di concepire l’ospedale come luogo orientato contemporaneamente alla cura, alla dimensione sociale e alle relazioni, in un ottica di umanizzazione. Capacità di implementazione di progetti diretti alla socializzazione, all’animazione e all’intrattenimento utilizzando un “modello di interazione di tipo triadico”.
Gli obiettivi
- Umanizzare la degenza ospedaliera per diminuire il senso di solitudine dei degenti ricoverati nella sede di progetto;
- Creare le condizioni favorenti una comunicazione interpersonale “calda e terapeutica”, ossia significativa;
- Coinvolgere gli utenti ricoverati e i familiari/care giver in momenti di socializzazione operando in integrazione e in sinergia con il personale sanitario operante nella sede di progetto;
- Incidere sulla concezione comune (dei pazienti, dei familiari, dei volontari di Servizio civile e degli stessi operatori) dell’ospedale come luogo “altro” dall’ambiente di vita e di relazione;
- Garantire ai giovani in Servizio civile un’esperienza di crescita personale grazie al lavoro sulla relazione e sulla comunicazione svolto con pazienti e familiari in un contesto complesso, all’interazione con gli operatori locali di progetto e con gli operatori che lavorano nella sede di progetto e agli strumenti culturali e le abilità acquisiti nel corso della formazione generale e specifica anche sul lavoro di squadra.