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Rai Uno: Edoardo Caleffi parla di ustioni alla trasmissione “Tempo e Denaro”

Il direttore della struttura di Chirurgia Plastica e Centro ustioni ha risposto, in collegamento dal Maggiore, alle domande della conduttrice Elisa Isoardi
06 marzo 2017

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Si è parlato di ustioni, uno dei più frequenti incidenti domestici secondo gli ultimi dati Istat, questa mattina nella trasmissione televisiva Tempo e Denaro, in onda dalle 11.00 alle 12.00 su Rai 1. A rispondere alle domande della conduttrice Elisa Isoardi era presente in collegamento dal Maggiore Edoardo Caleffi, direttore della struttura di Chirurgia plastica e Centro ustioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

In base ai numeri forniti dall’Istituto di statistica circa il 13% degli incidenti casalinghi sono ustioni, più o meno gravi che colpiscono soprattutto donne. Cosa fare quando ci si scotta? Quali sono gli errori più frequenti? “In ambiente domestico – spiega Caleffi – ci si scotta maggiormente con tegami, pentole a pressione, cibo bollente, forni, ferri da stiro, vaporelle.  A esserne maggiormente colpiti sono donne e bambini e la prima cosa da fare è raffreddare l’ustione con acqua corrente fredda, evitare cure fai da con pomate, creme al cortisone od unguenti. E tra i rimedi della nonna di cui spesso si parla le patate ad esempio vengono usate perché contengono una grande quantità d’acqua pari a circa al 80% e possono quindi sostituire l’acqua corrente”.

Bisogna inoltre fare attenzione a togliersi i vestiti perché, come ha spiegato Caleffi “in alcuni casi  si possono staccare lembi di pelle. Anche se nel caso di ustione più grave, precisa il direttore del Centro Ustioni – è necessario ovviamente ricorrere alle cure del proprio medico o del pronto soccorso e nel caso occorra il paziente sarà indirizzato nel reparto dedicato”.

Il Centro ustioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, insieme a quello di Cesena,  è uno dei due Centri di riferimento attivi in Emilia Romagna. La struttura di Parma copre un bacino di utenza  pari a circa 2 milioni e mezzo di abitanti e collabora strettamente con le altre 16 strutture specializzate, presenti sul territorio nazionale.

Ultimo aggiornamento contenuti: 07/03/2017

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