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A un professionista del Maggiore il riconoscimento della Società italiana di cardiologia interventistica

Ad Alberto Menozzi l'incarico di delegato regionale della SICI-GISE, un’occasione di sviluppo di terapie innovative per il trattamento delle patologie cardiache
09 dicembre 2015

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Un riconoscimento importante per l’ospedale di Parma e i suoi professionisti, ma soprattutto la conferma dell’opportunità di migliorare gli standard di cura per le malattie cardiache, favorendo l’accesso a terapie alternative all’intervento a cuore aperto per i pazienti ad alto rischio. Anche questo è il significato dell’incarico di delegato regionale della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (SICI-GISE), ottenuto da Alberto Menozzi della Cardiologia del nostro Ospedale.
In Italia, infatti, sono oltre un milione le persone che soffrono di una malattia cardiaca. Con gli importanti progressi che ha realizzato la cardiologia interventistica nella cura delle malattie cardiovascolari, oggi ad esempio, è possibile realizzare interventi salvavita che riducono in modo drastico la mortalità, come nel caso dell’angioplastica in corso di infarto miocardico acuto (oltre 250 pazienti all’anno nella nostra Azienda) e in generale trattare i pazienti che soffrono di malattie cardiache in modo sempre meno invasivo.
“Oggi sono possibili interventi che fino a poco tempo fa non erano nemmeno immaginabili, – sottolinea Alberto Menozzi, all’indomani dell’importante riconoscimento – la speranza di migliorare gli standard di cura per le malattie delle valvole cardiache e favorire l’accesso a terapie alternative all’intervento cardiochirurgico tradizionale a cuore aperto per i pazienti ad alto rischio è divenuta una realtà”.
L’impianto percutaneo della valvola aortica è una procedura rivoluzionaria e straordinaria che consente di sostituire la valvola aortica senza aprire il torace e senza anestesia generale. “Nel corso del mio mandato –continua Menozzi- contribuiremo alla diffusione di questo tipo di trattamento, meno invasivo, e dunque con rischi ridotti per il paziente e con la prospettiva di una convalescenza più semplice”.
A tutt’oggi, in Italia, questa procedura è generalmente, riservata ai pazienti che non possono affrontare la chirurgia tradizionale, ma in paesi come Francia e Germania un numero crescente di pazienti può beneficiare dei vantaggi di questa nuova tecnologia.

Ma le ambizioni e gli obiettivi del professionista che ha ricevuto il nuovo incarico elettivo, ed è stato dunque insignito di un riconoscimento di una tra le più importanti società scientifiche italiane non terminano in reparto. “Vorrei dar vita a campagne di sensibilizzazione dedicate alla popolazione sui fattori di rischio cardiovascolare, e su cosa fare quando ci si rende conto di essere di fronte a sintomi che potrebbero far pensare all’infarto”, promette Menozzi.
Eventi di formazione e informazione che non siano solo rivolti agli addetti ai lavori, che sensibilizzino la popolazione nella prevenzione del rischio dell’infarto e delle malattie cardiovascolari: un impegno con la città, da realizzare anche grazie al sostegno della società scientifica “SICI-GISE” che già da anni si è resa promotrice di modalità innovative di formazione ed educazione degli specialisti.

Ultimo aggiornamento contenuti: 09/12/2015