Giornata nazionale della malattia di Parkinson

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Minore espressività del volto, cambiamenti della voce o del modo di esprimersi, riduzione della capacità di eseguire compiti complessi o più attività nello stesso momento: questi i primi segnali dell’insorgere della malattia di Parkinson, che nel tempo può cambiare radicalmente la qualità della vita del malato e dei suoi familiari.
Per conoscere e informare su diagnosi precoce, cura e ricerca scientifica, ricorre sabato 29 novembre la VI Giornata nazionale della malattia di Parkinson. Per l’occasione la struttura di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma apre le porte ai cittadini: nella mattinata di sabato dalle ore 9 alle ore 14 l’equipe di medici che opera nell’ambulatorio Parkinson e malattie extrapiramidali al 3° piano del Padiglione Barbieri sarà disponibile per fornire informazioni e per consulenze personalizzate. È indispensabile prenotare l’incontro con il medico chiamando il numero 0521.704123, attivo da lunedì 24 a venerdì 28 novembre, dalle 12.30 alle 13.30.
E torna anche il tradizionale connubio con la musica giovedì 27 novembre, con il concerto di musica classica in programma alle 18 alla Casa della Musica di piazzale San Francesco (necessaria prenotazione dei biglietti per ingresso ad offerta libera al numero 0521.704123).
La Giornata nazionale della malattia di Parkinson è organizzata da LIMPE (Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi Extrapiramidali e le demenze) e da DISMOV-SIN (Associazione italiana disordini del movimento e malattia di Parkinson), sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero della Salute.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito www.giornataparkinson.it o al numero verde 800149626, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.
Cos’è la malattia di Parkinson?
E’ una malattia neurodegenerativa, causata dalla progressiva morte delle cellule nervose (neuroni) situate nella cosiddetta sostanza nera, una piccola zona del cervello che, attraverso il neurotrasmettitore dopamina, controlla i movimenti di tutto il corpo. Chi ha il Parkinson, proprio per la progressiva morte dei neuroni, produce sempre meno dopamina, perdendo il controllo del suo corpo. Arrivano così tremori, rigidità e lentezza nei movimenti. E’ stato dimostrato che i sintomi motori iniziano a manifestarsi quando sono andati perduti circa il 50-60% dei neuroni dopaminergici.
Si stima che in Italia siano circa 200 mila i soggetti affetti da Parkinson, e nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta intorno ai 60 anni, ma nel 10% dei malati, i sintomi compaiono prima dei 40 anni.