L’ictus nel bambino

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L’utilità della presa in carico del piccolo paziente da parte di una rete di professionisti di diverse specialità, operanti secondo linee guida condivise, è stata al centro sabato 5 aprile del convegno “L’ictus nel bambino: dalla diagnosi alla terapia riabilitativa”.
“Si tratta di un evento formativo e di approfondimento per specialisti – spiegano Girolamo Crisi, direttore della struttura di Neuroradiologia dell’Ospedale di Parma e Francesca Ormitti, Neuroradiologa pediatrica – ma anche di un’occasione per diffondere nell’opinione pubblica maggiore informazione in merito ad una patologia per la quale è fondamentale riconoscere tempestivamente sintomi, come la difficoltà a parlare o la perdita di forza a un braccio, e chiamare immediatamente i soccorsi”.
L’ictus in età pediatrica è un evento raro ma, per le sue caratteristiche, necessita di un approccio terapeutico e riabilitativo multidisciplinare, che ha inizio nella fase di diagnosi, efficace se tempestiva e accurata. Competenze e professionalità diverse lavorano insieme anche nella ricerca delle possibili cause (patologie dei vasi, della coagulazione, cardiache, ma anche metaboliche o genetiche) e nelle fasi clinica, terapeutica e della riabilitazione.
L’evento si è svolto con il patrocinio dell’Azienda Usl e dell’Ordine dei Medici di Parma e in collaborazione con le associazioni VOB Parma (Volontari Ospedale dei Bambini), SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), Fa.Ce. (Famiglie Cerebrolesi) e A.L.I.Ce. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale).