Ricerca: dal Ministero 658.500 euro al Maggiore
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Il Ministero della Salute premia l’attività di ricerca dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Ammontano complessivamente a 658.500 mila euro i finanziamenti concessi dalla Commissione nazionale per la ricerca sanitaria (Cnrs) ai professionisti del Maggiore.
“Un risultato significativo – spiega Leonida Grisendi, direttore generale del Maggiore – che conferma la qualità della ricerca dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dei suoi professionisti. I finanziamenti riguardano progetti di ricerca sul morbo di Parkinson e sulla cura dei tumori e coinvolgono sia l’area clinico-assistenziale, dove la ricerca è maggiormente orientata al miglioramento della diagnosi e delle cure, che l’area biomedica, orientata alla scoperta di innovazioni terapeutiche, dando quindi un riconoscimento a 360 gradi all’attività del Maggiore”.
L’ospedale di Parma ha ottenuto 127.500 euro per il progetto coordinato da Stefano Calzetti per la ricerca finalizzata (area clinico-assistenziale) e 531.000 euro per il progetto di Domenica Mangieri per i giovani ricercatori (area biomedica).
La ricerca presentata da Stefano Calzetti, dirigente medico dell’unità operativa di Neurologia diretta da Mario Terzano, ha lo scopo di verificare la capacità di rallentare la progressione della malattia in pazienti con morbo di Parkinson in fase iniziale, grazie all’azione di una terapia farmacologica combinata.
Il progetto presentato da Domenica Mangieri, biologa dell’unità operativa di Nefrologia diretta da Carlo Buzio, si pone l’obiettivo di fornire le basi per disegnare nuove strategie terapeutiche volte a contrastare la formazione di metastasi in pazienti affetti da melanoma ed alcuni tipi di sarcoma, tumori per i quali ancora non esistono terapie sufficientemente efficaci.
Il risultato è stato raggiunto anche grazie alle politiche regionali e aziendali di sviluppo della ricerca e al sistema organizzativo messo in atto dalla struttura di ricerca e innovazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta da Caterina Caminiti, che sostiene e supporta i professionisti impegnati nella ricerca.
L’analisi dei lavori partecipanti al bando ha coinvolto circa 800 scienziati valutatori dell’NIH-CSR statunitense (National Institutes of Health-Center for Scientific Review) e due “study session” costituite da ricercatori italiani residenti da più di dieci anni all’estero. Ogni progetto è stato valutato in modo anonimo da tre revisori che successivamente si sono incontrati e hanno concordato la valutazione finale.
La sintesi dei progetti
Studio randomizzato di follow-up prospettico a lungo termine a gruppi paralleli dell’associazione precoce del DA-agonista ropinirolo e del MAO-B inibitore rasagilina in pazienti con morbo di Parkinson in fase iniziale, includente strategia ad inizio ritardato di rasagilina
Lo scopo principale dello studio è verificare in pazienti con morbo di Parkinson in fase iniziale (durata di malattia non superiore a 24 mesi) la potenziale azione “neuro protettiva” (intesa come capacità di rallentare la progressione della malattia incidendo sui meccanismi patogenetici che la sottendono) del MAO-B inibitore rasagilina in terapia di associazione al DA-agonista ropinirolo, con impiego della cosiddetta strategia ad inizio ritardato del MAO-B inibitore. Obiettivi secondari sono la valutazione dell’efficacia sintomatica e della sicurezza a breve e lungo termine (36 mesi) della terapia di associazione del MAO-B inibitore e del DA-agonista a confronto con la monoterapia con il DA-agonista, con l’impiego di metodi di indagine strumentale a tempi prestabiliti nel corso dello studio, quali Risonanza Magnetica Cerebrale a 3 Tesla, SPECT cerebrale con DatScan, scale di valutazione clinica e di autovalutazione della qualità della vita.
Stefano Calzetti è nato a Parma il 2 aprile 1946, consegue la Laurea nell’anno Accademico 1969-70 con voti 110/110 e lode, discutendo una tesi di argomento neuroradiologico. Nel novembre 1973 ottiene il diploma di specializzazione in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Parma con il massimo dei voti e la lode. Dal 1992-93 è titolare dell’insegnamento di Semeiotica neurologica nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma.
E’ membro del consiglio direttivo del Centro Interuniversitario di Ricerca sui Disordini di Movimento (C.I.R.D.M.), costituitosi nel 1997 fra la Clinica neurologica dell’Università di Bologna, l’Istituto di Neurologia dell’Università di Parma e il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Pisa.
Attualmente è responsabile del settore relativo al Morbo di Parkinson e altre malattie extrapiramidali presso il Dipartimento di Neuroscienze a Parma e si occupa dell’attività assistenziale e della attività didattica e di ricerca strettamente connesse a tali patologie. E’ coordinatore del Percorso Specialistico Assistenziale “Malattia di Parkinson e Parkinsonismi” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, istituito nel 2005. E’ coautore di oltre100 lavori a stampa.
Elaboration and pre-clinical validation of a combinatorial immunotherapeutic strategy for the dual targeting of tumour vessels and cancer initiating cells
Lo studio si pone l’obiettivo di fornire le basi per disegnare nuove strategie terapeutiche volte a contrastare la formazione di metastasi in pazienti affetti da melanoma e alcuni tipi di sarcoma – tumori per i quali notoriamente non esistono terapie sufficientemente efficaci. La formazione di metastasi comporta un passaggio essenziale che consiste nell’entrata delle cellule maligne in vasi sanguigni che circondano le masse tumorali o si formano al loro interno. Tramite il torrente circolatorio (sangue) le cellule diffondo ed infiltrano organi distanti da quelli della massa tumorale originaria. Su queste premesse, il programma di ricerca proposto approfondirà le conoscenze sulla funzione “pro-metastatica” delle cellule che rivestono e sostengono i vasi sanguigni, i cosìddetti periciti, per i quali è già stato proposto un coinvolgimento nella progressione tumorale. Sfruttando diverse tecniche di laboratorio e collaborazioni con gruppi italiani e stranieri verrà valutato, nello specifico, il ruolo di certi componenti della membrana della cellula tumorale (i proteogliani), conosciuti per mediare l’interazione della cellula tumorale con il suo microambiente. Nel melanoma e nella maggior parte dei sarcomi dell’adulto tali molecole sono presenti sia sulle cellule tumorali che sui periciti. I risultati attesi incrementeranno le nostre conoscenze sui meccanismi cellulari e molecolari che sottendono alla formazione di metastasi e chiariranno a livello pre-clinico l’efficacia di nuovi approcci terapeutici basati sulla combinazione di farmaci di nuova generazione (così detti farmaci della “target therapy”) e farmaci anticorpali specificamente prodotti e valutati nell’ambito del progetto.
Domenica Mangieri è nata a in provincia di Matera l’11 marzo 1975, dopo la laurea in Scienze Biologiche all’Università di Bari consegue il dottorato di ricerca in “Scienze e Tecnologie Cellulari”. Nel 2007 ottiene l’incarico di ricercatore biologo assegnato dalla Fondazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma. Dal 2009 è titolare di un assegno di ricerca sul tema: “Eziopatogenesi della fibrosi retroperitoneale idiopatica” presso il Dipartimento di Clinica Medica, Nefrologia e Scienze della Prevenzione dell’Università di Parma.
Nel novembre 2006 è vincitrice di un premio di studio conferito da Telethon e nel 2007 ottiene il premio per giovani ricercatori conferito dal “Gruppo Italiano per lo Studio della Neuromorfologia” (GISN) nel corso del XVII Convegno Nazionale tenutosi a Catania.
Tra i principali interessi scientifici: Ruolo dell’angiogenesi nei tumori solidi ed ematologici; la Caratterizzazione di molecole anti-angiogenetiche.
Mangieri è coautrice di 34 lavori scientifici in extenso pubblicati su riviste internazionali. Ha attivamente partecipato a numerosi congressi nazionali e internazionali in qualità di relatore.