Vivere con la leucemia mieloide cronica

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Un dialogo tra i pazienti affetti da leucemia mieloide cronica, i loro familiari e i medici della struttura di Ematologia dell’ospedale Maggiore. Questo l’incontro “Vivere con la leucemia mieloide cronica”, in programma nella mattina di sabato 28 aprile, dalle ore 9, a Palazzo Dalla Rosa Prati in via Duomo 7.
L’evento è organizzato dalla struttura di Ematologia e Centro trapianti midollo osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, con il supporto delle associazioni PARMA-AIL (sezione di Parma dell’Associazione Italiana contro le Leucemie) e “Noi per Loro”, per l’ambito pediatrico.
Durante l’incontro verranno affrontate con un linguaggio semplice le tematiche relative alla diagnosi, al trattamento e al monitoraggio della leucemia mieloide cronica, con particolare attenzione alla corretta assunzione della terapia. La costanza nell’assunzione dei farmaci è infatti un fondamentale elemento di successo della terapia, in quanto questa forma di leucemia si può trattare efficacemente con farmaci intelligenti assunti quotidianamente a casa.
“Vorremmo contribuire ulteriormente a rendere migliore la qualità di vita di questi pazienti – spiega Franco Aversa, direttore della struttura di Ematologia e Centro trapianti midollo osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria – Oggi, grazie ai progressi nella comprensione delle alterazioni genetiche che trasformano la cellula staminale da normale a leucemica ed ai nuovi trattamenti della malattia con farmaci assumibili per bocca che colpiscono direttamente la cellula malata, i pazienti con leucemia mieloide cronica hanno una reale possibilità di convivere con essa serenamente e anche la speranza di guarire”.
In passato, l’unica possibilità di cura della malattia era il trapianto di midollo osseo che però era condizionato dalla disponibilità di un donatore adeguato e dall’età del paziente (un limite massimo erano i 45-50 anni) e, soprattutto, dal rischio di insuccesso per tossicità della procedura o mancata eliminazione della malattia.
L’incontro sarà aperto dal saluto di Vittorio Rizzoli, presidente della sezione AIL di Parma; a seguire Franco Aversa presenterà le caratteristiche della malattia e introdurrà il tema cardine dell’incontro: l’importanza di una terapia mirata a ripristinare una normale attività produttiva del midollo osseo. Monica Crugnola, medico del Day Hospital di Ematologia, parlerà di compliance (aderenza alla cura). In molti casi infatti i pazienti tendono a non seguire la terapia con regolarità, perché si sentono meglio e si riduce l’ansia relativa alla malattia. Un errore che può condurre al peggioramento delle personali condizioni di salute. Crugnola delineerà inoltre le modalità per riconoscere ed affrontare gli eventuali effetti indesiderati.
Prima di lasciare la parola ai pazienti intervenuti, Felice Bombaci dell’AIL presenterà le attività e le iniziative del Gruppo AIL Pazienti leucemia mieloide cronica.
La leucemia mieloide cronica in Italia si manifesta in circa 1,5 casi nuovi ogni 100.000 abitanti per anno. Sebbene ogni età possa essere colpita, il picco massimo di incidenza si colloca tra la quinta e la settima decade di vita con una prevalenza per il sesso maschile. Nel parmense sono circa 50 i pazienti affetti da questa malattia.