Al via il “Vaccine day”: è una pediatra la prima vaccinata a Parma contro il Covid-19

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Il 27 dicembre verrà ricordato a Parma e in tutta Italia come “Vaccine day”: il giorno di inizio della campagna di vaccinazioni contro il Covid-19.
La prima vaccinata a Parma è Maria Chiara Parisini, 60 anni pediatra a Langhirano. “Come medico pediatra sono convinta – spiega Parisini – che la vaccinazione sia una grande speranza per il futuro. Da pediatra e da mamma penso ad esempio all’importanza di riprendere le lezioni, di ritornare tutti in classe e il vaccino è una grande opportunità e una strada importante da percorrere per riprendere una vita normale”.
Gli altri 100 professionisti delle due Aziende vaccinati ieri, 50 di Ausl e 50 del Maggiore, sono medici, infermieri, assistenti sanitari, che da inizio gennaio saranno impegnati in prima linea nella somministrazione del vaccino agli altri colleghi, poi agli operatori dei centri socio-sanitari, CRA, medici di famiglia e pediatri, ecc.
“Oggi il mio pensiero va ai primi giorni dell’emergenza – prosegue Michela Fasan, infermiera del Pronto soccorso del Maggiore, vaccinata subito dopo Parisini nell’ambulatorio del Centro prelievi – Mi ricordo perfettamente quei momenti. Erano le prime fasi dell’emergenza e vedo arrivare la conferma della positività al tampone molecolare di alcuni pazienti ricoverati da noi, prima una conferma, poi due, poi altre ancora. Fu il primo giorno di una lunga serie. Ora, a distanza di 10 mesi, le cose sono molto cambiate e questa è una svolta epocale. Mi vaccino per la mia sicurezza, per quella dei miei cari e per la sicurezza di tutti i pazienti che ogni giorno assisto”.
Ieri nel primo giorno di vaccinazioni anti-Covid sono stati impegnata una quindicina di professionisti delle due Aziende sanitarie di Parma, tra medici, infermieri e assistenti sanitari. Era inoltre presente altro personale impegnato in funzioni organizzative: operazioni di accesso (con misurazione della temperatura) e di attesa dopo la somministrazione, consegna certificato, conferma dell’appuntamento per la seconda dose, controllo che tutte le operazioni si svolgessero in piena sicurezza secondo le norme di contrasto al Coronavirus.
“La giornata di oggi – concludono Massimo Fabi e Anna Maria Petrini, rispettivamente direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e commissario straordinario di Azienda Usl – ha un grande valore simbolico e ci fa incamminare verso il 2021 con maggiori speranze. Ma non dobbiamo abbassare la guardia; è fondamentale continuare a rispettare le regole: distanziamento, igiene delle mani e uso della mascherina. Dobbiamo farlo tutti e continuare a lavorare insieme con unico obiettivo, quello di fermare la pandemia e continuare a dare le migliore risposte di cura ai pazienti che si rivolgono alle strutture di Parma e della sua provincia. Un ringraziamento particolare va a tutto il personale delle due Aziende sanitarie di Parma”.
Le dosi di vaccino, arrivate in Italia il 26 dicembre provenienti dal Belgio, sono state consegnate ieri mattina dall’Esercito nei 20 punti di somministrazione individuati in Emilia-Romagna. Per essere pronti a partire nel “Vaccine day” del 27 dicembre, Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria hanno lavorato insieme in un’unica Cabina di regia, coordinata dalle due direzioni sanitarie, composta dai diversi professionisti in rappresentanza di tutte le aree sanitarie e non, anche esterne alle due Aziende, coinvolte nell’organizzazione.
I vaccini arrivati a Bologna, smistamento alle singole aziende sanitarie per il via alle somministrazioni dalle 14
Bologna 27.12.2020 – Partiti. Dalle 7.30 di questa mattina, gli incaricati di tutte le aziende sanitarie regionali stanno recuperando la propria scorta di vaccini anti-Covid Pfizer-BioNtech e rientrando nelle loro sedi in vista del via della campagna in Emilia-Romagna, alle 14 di oggi. In simultanea in ogni provincia, da Piacenza a Rimini. Le operazioni di vaccinazione andranno avanti fino a sera. In tutto, saranno 975 professionisti della nostra sanità – medici e infermieri – ad essere vaccinati, tanti quante sono le dosi assegnate all’Emilia-Romagna per questa prima giornata d’avvio, nel Paese e in Europa, per quello che è stato ribattezzato il Vaccine Day.
Arrivati nella notte a Bologna con un volo militare partito dalla base di Pratica di Mare (Roma), alle 7.30 le dosi di vaccino – scortate da militari dell’Esercito e agenti delle forze dell’ordine – sono state portate all’Ospedale Bellaria di Bologna (Anatomia Patologica, Padiglione 1) per lo smistamento alle aziende sanitarie. Presente l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
Medici e infermieri, dunque, così distribuiti: 50 a Piacenza, 100 a Parma, 100 a Reggio Emilia, 150 a Modena, 225 (+50 per la CRA ‘Cardinal Giacomo Lercaro’) a Bologna (inclusi il personale degli Istituti Ortopedici Rizzoli), 25 a Imola, 50 a Ferrara e 225 nel territorio dell’Ausl della Romagna.
Ogni Azienda sanitaria ha definito il luogo dove verranno somministrate le vaccinazioni a partire dalle 14. Piacenza: Laboratorio analisi dell’Ospedale; Parma: Ospedale Maggiore; Reggio Emilia: ex ospedale Spallanzani; Modena: Centro servizi Ausl di Baggiovara(via Martiniana 21);Bologna: Autostazione delle corriere e Casa di Residenza ‘Cardinal Giacomo Lercaro’; Imola: Medical Centre dell’Autodromo; Ferrara: Ospedale Sant’Anna di Cona; Asl Romagna:Pala De Andrè aRavenna, Quartiere Fieristico di Rimini; Cesena Fiera.
Alle 14, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà al punto di vaccinazione a Modena, al Centro servizi Ausl di Baggiovara; l’assessore Donini alla Stazione delle Corriere di Bologna.
L’organizzazione a Parma e in Regione
Bologna 27.12.2020 – Conto alla rovescia anche in Emilia-Romagna per il Vaccine day. Una giornata storica e con un forte valore simbolico per tutti i Paesi europei nella lotta contro la pandemia, che nella nostra regione scatterà alle ore 14 di questa domenica 27 dicembre, con la somministrazione delle prime dosi di vaccino Pfizer-BioNtech a 975 professionisti della sanità regionale da Piacenza a Rimini.
Solo un primo avamposto dell’ “esercito” di circa 180mila professionisti, tra chi lavora nella sanità (92mila 600 addetti) e chi nelle strutture per anziani e disabili (84mila 600 persone), che costituisce la prima tranche di popolazione che in linea con quanto previsto dal ministero della Salute sarà sottoposta a vaccinazione in Emilia-Romagna.