Un grande cuore per i piccoli pazienti della Terapia Intensiva Pediatrica

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Con discrezione e un desiderio sincero di aiutare gli altri, Eleonora e Alberto si sono rivolti all’associazione Giocamico con una sola domanda: quale contributo potevano offrire ai bambini ricoverati all’Ospedale “Pietro Barilla”, e in particolare alla Terapia Intensiva Pediatrica di cui è responsabile la dottoressa Clelia Zanaboni. Tra le varie opzioni suggerite, hanno scelto l’apparecchiatura più preziosa, sia dal punto di vista economico che terapeutico. Si tratta di un dispositivo che, tramite un apposito materassino, permette di mantenere costante la temperatura corporea del paziente, evitando gli sbalzi dovuti dagli antipiretici e agevolando in questo modo la piena efficacia delle terapie. Un’apparecchiatura fondamentale, come spiegano i medici del reparto di Terapia Intensiva, in situazioni critiche con febbri molto alte, che possono essere abbassate senza l’utilizzo di farmaci, o in casi di arresto cardiaco, dove l’ipotermia è essenziale per proteggere la funzione cerebrale del paziente.
Eleonora e Alberto hanno scelto di fare questa donazione perché credono fortemente che chi è più fortunato ha il dovere morale di condividerlo con gli altri. E sono stati accolti con affetto dal presidente di Giocamico, Corrado Vecchi e dalla vice Barbara Ghinelli che hanno reso possibile il loro desiderio, e dal personale del reparto con il direttore ff della 1a Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Maggiore Linostefano Pagliari a cui la Terapia intensiva pediatrica afferisce, il coordinatore infermieristico Riccardo La Grassa e la dottoressa Solange Risolo. Tutti hanno espresso il loro sincero apprezzamento per questo gesto di grande affetto e generosità nei confronti dei bambini e delle loro famiglie. “La vostra donazione è per noi un grande stimolo a continuare a fare sempre meglio il nostro lavoro. Con il vostro sostegno e grazie alle apparecchiature all’avanguardia di cui disponiamo, possiamo davvero fare la differenza nei percorsi di cura”, hanno dichiarato i professionisti del reparto, commossi e grati.