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Tumori all’esofago: nuove frontiere della chirurgia mininvasiva

In occasione del webinar l’intervento di Federico Marchesi, responsabile del programma di chirurgia bariatrica e delle vie digestive del Maggiore
23 febbraio 2021

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Le neoplasie dell’esofago rappresentano una delle sfide terapeutiche più impegnative in oncologia e il trattamento chirurgico prevede un approccio complesso ed invasivo per il paziente. Un grosso passo in avanti è stato fatto con l’introduzione della chirurgia minivasiva che, nei centri di riferimento quale l’Ospedale di Parma, ha rapidamente soppiantato quella tradizionale garantendo ai pazienti un esito decisamente migliore in termini di decorso post operatorio e di ripresa delle funzionalità. La chirurgia mininvasiva dell’esofago è stato l’argomento al centro del webinar che ha visto la partecipazione di oltre 300 medici da tutto il mondo dal titolo “L’anastosmosi esofago-gastrica nella Ivor-Lewis: stato dell’arte e prospettive”, promosso e coordinato da Federico Marchesi, responsabile del Programma di Chirurgia bariatrica e delle vie digestive, Unità Operativa Clinica chirurgica generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Occasione di confronto sulle recenti acquisizioni tecniche e tecnologiche dei più autorevoli specialisti nel panorama scientifico italiano ed internazionale del settore.  

A Parma possiamo contare su un consolidato percorso di trattamento multidisciplinare e sulla disponibilità di risorse tecnologiche di assoluto livello, non ultima la chirurgia robotica – sottolinea Federico Marchesiil trattamento mininvasivo, che pratichiamo da oltre dieci anni assieme a pochi altri centri italiani, ci garantisce risultati assolutamente superiori a quelli del passato, in linea con i centri di riferimento internazionali”.

La chirurgia dell’esofago proprio per la sua complessità tecnica richiede infatti l’integrazione di professionalità specializzate e di tecnologie all’avanguardia. “In Ospedale possiamo contare sull’impiego del Robot chirurgico anche per la chirurgia dell’esofago con il primo intervento chirurgico in programma entro fine mese – conclude Paolo Del Rio, direttore del Dipartimento chirurgico generale e specialistico – Queste procedure chirurgiche che coinvolgono l’esofago e le alte vie digerenti si affiancano all’attività robotica, già consolidata da oltre un anno, della chirurgia urologica, toracica e ai programmi dell’Unità Operativa di Clinica chirurgica generale di chirurgia epatica, del colon retto e in fase di avvio anche l’attività di endocrino-chirurgia”.

Ultimo aggiornamento contenuti: 25/02/2021

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Federico Marchesi, responsabile del Programma di Chirurgia bariatrica e delle vie digestive, Unità Operativa Clinica chirurgica generale