Terapia del dolore: presentato all’Ospedale di Parma il Centro di riferimento regionale

Contenuto dell'articolo
E’ stato presentato oggi dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Leonida Grisendi, e dal professor Guido Fanelli, direttore della 2° Anestesia e Rianimazione, il Centro di Terapia del Dolore dell’Ospedale Maggiore, struttura di riferimento regionale per la cura del dolore cronico.
Dopo il taglio del nastro, è stata scoperta una targa in ricordo di Marco Berti, medico, anestesista e Terapista del dolore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, prematuramente scomparso a maggio dello scorso anno. Presenti alla cerimonia i familiari, i colleghi e i rappresentanti di Comune, Provincia, Azienda Usl e Università degli Studi. “Questo luogo – sottolinea in apertura Fanelli, in ricordo della figura del collega – le cui fondamenta sono la cura e la ricerca contro il dolore trae ispirazione dal suo sapere e dalla sua umanità”.
Il Centro di Terapia del Dolore dell’unità operativa di 2° Anestesia e Rianimazione, recentemente ristrutturato e ampliato, con 6 ambulatori, 6 posti letti e due attigue sale operatorie è in grado di gestire anche i casi più complessi, ponendosi all’avanguardia per la diagnosi, la cura e la riabilitazione del dolore cronico.
Qui la galleria fotografica dell’inaugurazione
Il Centro da quindi risposta in modo completo ai requisiti della legge 38, che garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza.
“Il nostro –spiega il direttore generale- è stato il primo centro Hub individuato dalla Regione Emilia-Romagna nel novembre dello scorso anno, punto di riferimento per una area vasta di circa 2 milioni di abitanti. Una scelta maturata per gli anni di competenza ed esperienza di struttura specialistica di secondo livello che premia il lavoro clinico-assistenziale e di ricerca dei nostri professionisti”.
La rete Regionale del dolore in Emilia Romagna è infatti organizzata in 2 centri di secondo livello (Hub) (uno a Parma per l’Emilia e uno in Romagna) e in 15 centri di primo livello (Spoke).
“L’Hub di Parma -spiega Fanelli, direttore della struttura e presidente della commissione ministeriale per l’attuazione della legge 38- con oltre 16.000 prestazioni erogate all’anno, ha al proprio attivo numeri che testimoniano la grande mole di lavoro svolta quotidianamente. A questo si aggiunge una feconda attività di ricerca, il cui valore è stato recentemente attestato dall’assegnazione di fondi da parte della Commissione Europea per uno specifico progetto di ricerca farmaco-genomica condotto sui dolori alla schiena, nell’ambito del Seven Fraimwork Program for Research”.
“L’Università di Parma – conclude Fanelli – è stata la prima nell’anno accademico 2012-2013 ad istituire il Master di secondo livello di alta formazione e qualificazione in terapia del dolore. Ogni anno diplomiamo 20 medici con competenze professionali specifiche, proprio per un’adeguata gestione del dolore cronico, in base ai principi della legge 38”.