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Sanità e ricerca, Emilia-Romagna prima in Italia per numero di progetti finanziati

Bonaccini: "Orgogliosi di questo risultato, che premia i nostri ricercatori e il nostro sistema sanitario". Diabete mellito e mieloma multiplo al centro delle ricerche dei professionisti dell’Ospedale di Parma
09 maggio 2018

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Emilia-Romagna prima regione in Italia per progetti presentati,145, e per progetti approvati e finanziati, 35. Con una percentuale di successo (quasi 1 su 4 dei progetti avanzati è stato infatti accettato), superiore alla media nazionale.
Un risultato che colloca la regione in vetta alla classifica del bando per la ricerca finalizzata 2016, indetto dal ministero della Salute, di cui ora sono stati resi noti i risultati. Più di 135 milioni di euro, oltre 54 dei quali destinati a progetti ideati da giovani ricercatori: questo l’ammontare complessivo delle risorse messe a disposizione, che finanziano in tutto il Paese 312 dei 1.561 progetti presentati e accettati.

Trentacinque, dunque, i progetti dell’Emilia-Romagna approvati, soprattutto nei campi della ricerca clinica in oncologia e neurologia, a cui vanno complessivamente quasi 15 milioni di euro: 14,3 dal Ministero e 600mila dalla Regione; risorse destinate a ricercatori del Servizio sanitario regionale, nello specifico delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e degli Irccs, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
In particolare, il co-finanziamento della Regione va a un programma di rete (uno dei 5 che, a livello nazionale, sono stati approvati), cioè a un progetto considerato altamente innovativo e con elevato impatto sul Servizio sanitario nazionale: nel caso dell’Emilia-Romagna riguarda l’efficacia di programmi per promuovere la presa in carico dei pazienti con patologie croniche e, oltre ai contributi regionali – 600mila euro- potrà contare su altrettante risorse ministeriali, per un totale di 1,2 milioni.

“Siamo orgogliosi di questo risultato, che premia i nostri ricercatori e tutto il nostro sistema sanitario- commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. È un riconoscimento al valore dell’innovazione e della ricerca, su cui puntiamo fortemente, per migliorare sempre più la qualità delle cure e il livello dei servizi offerti, nell’interesse di tutti. Visti i finanziamenti necessari per la strumentazione, il personale, i laboratori, queste risorse sono vitali per consentire lo svolgimento di progetti di grande valore. E il fatto che più di uno su dieci di quelli finanziati provengano dall’Emilia-Romagna evidenzia il grande lavoro che in questa regione viene svolto nel campo della ricerca, medica ma non solo”.
“Fare ricerca significa arrivare a sconfiggere quanto prima le malattie mortali, promuovere il miglioramento continuo dell’assistenza e allungare la prospettiva di vita- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Significa guardare costantemente al futuro, il nostro e di quelli che verranno. Come Regione ci crediamo, fortemente, e facciamo la nostra parte: sostenere la ricerca è una scelta che premia, sempre”. Il comunicato integrale sul sito della Regione.

Due progetti dedicati alla ricerca sul diabete mellito e sul mieloma  che hanno preso il via all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma grazie alla vincita del Bando.  La scelta dei progetti vincenti, finanziati complessivamente con 800mila euro, è stata attuata da revisori internazionali e italiani, in base a criteri stringenti relativi ai curricula, alle competenze del team di ricerca, alla qualità metodologica e alla rilevanza dello studio.

Il progetto sul diabete mellito è coordinato dal prof. Riccardo Bonadonna, direttore dell’unità operativa complessa di Endocrinologia e Malattie del metabolismo dell’Ospedale di Parma, professore associato del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Lo studio si propone di valutare nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 se, al momento della diagnosi, l’assunzione di una combinazione di farmaci antidiabetici sia in grado di portare alla remissione della malattia. I partecipanti saranno assegnati tramite randomizzazione a ricevere una combinazione di 4 farmaci orali (trattamento sperimentale) o la terapia standard, cioè quella fornita normalmente nella pratica clinica.

L’altra ricerca finanziata “made in Parma” è coordinata dal prof. Nicola Giuliani, dirigente medico dell’unità operativa di Ematologia e Centro Trapianti Midollo Osseo e professore associato in Malattie del sangue all’Università di Parma. Un progetto di ricerca “estero “che vede coinvolta come co-investigatore la ricercatrice parmigiana Simona Colla che da diversi anni lavora all’MD Anderson Cancer Center di Houston in Texas, finalizzato a comprendere i meccanismi genetici che determinano l’insorgenza e il decorso del mieloma multiplo. Leggi il comunicato integrale relativi ai progetti dell’Ospedale di Parma

Il nuovo bando della ricerca finalizzata 2018

Con il bando della ricerca finalizzata 2018 il ministero della Salute mette a disposizione dei ricercatori del Servizio sanitario nazionale 95 milioni di euro, 50 dei quali dedicati ai giovani under 40 e under 33. Tutte le proposte di progetto inquadrate nel nuovo bando devono avere durata triennale, un esplicito orientamento applicativo e devono fornire informazioni utili a indirizzare le scelte dell’assistenza sanitaria pubblica, dei pazienti e dei cittadini.
Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna cofinanzia assieme al ministero della Salute due programmi di rete, di cui uno sulla valutazione di interventi per migliorare gli esiti clinici e ridurre le resistenze antibiotiche e l’altro su nuovi approcci metodologici e valutativi al paziente terminale. L’Agenzia sanitaria e sociale regionale ha recentemente incontrato i ricercatori del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna per illustrare il bando 2018, in particolare le novità rispetto al precedente, e dare alcune indicazioni operative per la presentazione dei progetti. 

Ultimo aggiornamento contenuti: 15/05/2018