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Sangue, Emilia-Romagna autosufficiente e solidale: ma non fermiamoci

#IoTiRaccontoChe la campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas: testimonianze di chi lo dona e lo riceve per diffondere un gesto di altruismo
12 giugno 2018

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Dono sangue perché dona tutta la mia famiglia. Ho deciso di donare perché mia sorella è stata salvata grazie alla disponibilità di sangue. Dono perché sono giovane e in buona salute. Dono perché senza scorte di sangue non esisterebbero trapianti, medicina d’urgenza e cure oncologiche. Dono perché sono zero negativo e c’è bisogno di me. Dono perché così la mia salute è sempre sotto controllo”. 

Ci sono mille buoni motivi per donare sangue, e a spiegarli sono e saranno loro, i donatoriprotagonisti della nuova campagna di comunicazione di Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas#IoTiRaccontoChe. Utilizzando questo hastag, ovvero l’etichetta che sui social network funge da aggregatore tematico, chi dona potrà raccontare, e socializzare, la propria esperienza, per far sì che un gesto prezioso diventi anche contagioso. E potrà far sentire la propria voce anche chi il sangue lo riceve: storie che rimangono spesso nell’ombra e che rappresentano il senso della donazione. Perché il sangue è un bene prezioso che a volte viene dato per scontato, ma scontato non è.

“Chi dona sangue, inizia un nuovo racconto”: questo lo slogan della campagna 2018 presentata in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dalla direttrice del Centro regionale sangue, Vanda Randi, dal responsabile del servizio Assistenza ospedaliera, Anselmo Campagna, e dai presidenti di Fidas e Avis Emilia-Romagna, Michele Di Foggia e Maurizio Pirazzoli.  Una campagna lanciata in prossimità della Giornata mondiale del donatoregiovedì 14 giugno, il cui slogan – scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – quest’anno sarà “Sii disponibile per qualcun altro. Dona sangue e condividi la vita”.

Saranno soprattutto i social i motori della campagna: le associazioni dei donatori invieranno messaggi ed e-mail con lo slogan ai propri iscritti, e ogni donatore potrà a propria volta mandare l’immagine ad altri, anche utilizzando le applicazioni di messaggistica per smartphone, o condividerla sui social network. Altra novità, i Corner informativi dove chi vorrà potrà lasciare la propria testimonianza di donatore su una lavagna, fotografarsi e condividere l’esperienza sui social. Le stesse associazioni e federazioni di donatori giocheranno un ruolo determinante nel promuovere i racconti. Infine, strumenti specifici e una specifica comunicazione sono stati pensati per la stagione estiva, un periodo in cui è particolarmente importante sostenere la donazione.

Sangue: i dati 2017 in Emilia-Romagna

Nel 2017 le unità raccolte di sangue intero sono state 216.479, le unità trasfuse 201.552. Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 6.159 quelle inviate lo scorso anno.
Complessivamente stabili i nuovi donatori: 16.171 nel 2017 rispetto ai 16.634 nel 2016. Il numero maggiore di donatori si registra nella fascia d’età 18-25 (5.675, di cui 2.854 donne e 2.821 uomini). Si è registrato un lieve calo delle unità raccolte, che però è associato ad una diminuzione delle unità trasfuse. Il Centro regionale sta lavorando assieme alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per promuovere il buon uso del sangue, ovvero un utilizzo appropriato alle necessità e alle condizioni del paziente.

Ultimo aggiornamento contenuti: 12/06/2018