Il progetto di ricerca BioPlast4SAFE

Uno studio per il biomonitoraggio di micro e nanoplastiche biodegradabili: dall'ambiente all'uomo in una prospettiva one health

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La produzione e il consumo della plastica stanno crescendo in modo esponenziale, e una grande quantità di questi materiali viene rilasciata nell’ambiente. Quasi il 90% della superficie del mare ne è inquinata. Con il tempo i materiali plastici nell’ambiente si frammentano, formando  le cosiddette “microplastiche” e “nanoplastiche”.

Sono queste piccole particelle a destare particolare preoccupazione, in quanto accumulandosi nell’acqua potabile e negli alimenti, come pesci e crostacei, costituiscono un potenziale pericolo per l’ambiente e per la salute umana. Oggi esistono forme di plastiche biodegradabili, cioè che hanno la capacità di dissolversi senza rilasciare sostanze inquinanti. Tuttavia, l’impatto di questi materiali quando frammentati in piccole particelle non è ancora ben noto.

Da queste premesse prende il via il progetto “BioPlast4SAFE” che vede la partecipazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. L’obiettivo è indagare le caratteristiche chimico-fisiche, il destino ambientale e umano e i potenziali effetti tossici di micro e nano-plastiche derivanti in particolare da polimeri biodegradabili inoltre sviluppare un quadro regolatorio di gestione delle sostanze chimiche che possa fornire indicazioni utili sull’impiego delle plastiche.

Il contributo del team di progetto

Il comportamento dei cittadini è uno dei fattori che contribuisce alla produzione di rifiuti plastici, e dipende anche dal grado di consapevolezza del problema, e dalle percezioni e opinioni individuali. Nell’ambito dello studio, l’Unità Operativa Ricerca clinica ed epidemiologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha l’obiettivo principale di attuare, mediante una metodologia rigorosa, una revisione sistematica della letteratura allo scopo di identificare, sintetizzare e valutare le indagini progettate a livello internazionale per misurare nella popolazione generale il livello di conoscenza delle diverse tipologie di plastica, i rischi associati all’inquinamento da plastica e la consapevolezza delle azioni necessarie per ridurre i potenziali danni dell’esposizione. In particolare, verranno analizzati gli strumenti utilizzati in queste indagini al fine di individuare un questionario validato che potrà essere somministrato alla popolazione italiana per raccogliere informazioni utili alla messa a punto di interventi di educazione e sensibilizzazione, e allo sviluppo di campagne di sensibilizzazione mirate a modificare i comportamenti dei cittadini e a motivare il cambiamento.

Il progetto complessivo è coordinato dalla regione Campania e partecipano allo studio: la regione Emilia Romagna, la regione Lazio, l’Istituto Superiore di Sanità ISS, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli Federico II.

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 24/06/2024