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Regali per i pazienti dell’Oncoematologia pediatrica da mamma Carmen e papà Stefano

Braccia carichi di regali per ricordare la figlia Beatrice Maurone che nel reparto ha passato lunghi periodi di ricovero
14 dicembre 2019

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Doveva volare in America Beatrice per tentare una cura in fase di sperimentazione se avesse superato l’ultima crisi. Ma lei e la famiglia erano legati a Parma e all’Ospedale dei bambini, in particolare a quel reparto che Beatrice stessa ha contribuito a rendere più accogliente. Da lei infatti sono arrivati i suggerimenti per creare quello che oggi è un salottino per adolescenti con computer e playstation per concedersi un attimo di relax senza dover convivere con pennarelli e pupazzetti adatti ai più bambini.

“Mia figlia ha vissuto nove mesi all’Ospedale dei bambini di Parma e c’era sempre qualcuno che passava per un saluto o per un sorriso. Ora voglio essere io a portare un sorriso ai bambini ricoverati con i dolci che ci sono stati donati dalla pasticceria La Bottega golosa di Reggio Emilia e i giochi che abbiamo acquistato grazie al sostegno di tanti amici”, dice Stefano Maurone che da due anni si sta spendendo per raccogliere fondi da destinare agli ospedali pediatrici e alla ricerca sulle malattie rare, come quella che ha colpito sua figlia all’età di 11 anni.

Con l’associazione “Beatrice Maurone onlus” che ha fondato insieme a Carmen e Riccardo a Reggio Emilia, Stefano accompagnato dal figlio Riccardo è tornato nel reparto di Oncoematologia pediatrica diretto dalla dottoressa Patrizia Bertolini per festeggiare il Natale con persone a lui care perché, aggiunge, “abbiate cura di questo ospedale come il personale si è preso cura di mia figlia”.

E, con la coordinatrice infermieristica Maria Luisa Zou, ha consegnato un regalo a tutti i pazienti ricoverati.

Ultimo aggiornamento contenuti: 17/12/2019