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Radioterapia più sicura e meno invasiva: all’Ospedale Maggiore di Parma arriva la tecnologia Vision RT

Acquisite due strumentazioni per altrettanti acceleratori lineari, grazie al contributo di Fondazione Cariparma, Munus, Parma Facciamo Squadra e Noi per Loro. Obiettivo: cure radioterapiche senza più tatuaggi
22 maggio 2025

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L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si arricchisce di una nuova tecnologia avanzata per la Radioterapia, che consentirà trattamenti più sicuri e meno invasivi. Si tratta del sistema Vision RT, una soluzione composta da proiettori e software innovativi in grado di monitorare in tempo reale i movimenti del paziente durante il trattamento, evitando l’uso dei tatuaggi finora necessari per la centratura dei fasci di radiazione.

L’acquisizione non di uno, ma di due sistemi Vision RT per altrettanti acceleratori lineari collocati nella struttura diretta da Nunziata D’Abbiero – del valore di 600mila euro -, è stata resa possibile grazie al generoso contributo di Fondazione Cariparma e  al supporto di Fondazione Munus (attraverso il fondo dedicato al Centro Oncologico), del progetto Parma Facciamo Squadra – Anolino Solidale 2019, promosso da Csv Emilia e dell’associazione Noi per Loro.

Una mappa 3D per la Radioterapia

Vision RT utilizza telecamere 3D che creano una mappa dettagliata della superficie corporea del paziente. Questa mappa viene usata per il posizionamento prima del trattamento e per rilevare anche i più piccoli movimenti durante la seduta. In caso di spostamenti, il sistema interrompe automaticamente l’erogazione delle radiazioni, garantendo la massima sicurezza. A spiegarlo sono i professionisti della struttura che già utilizzano il sistema, con il dottor Nicola Simoni, il dr. Paolo Tortoli della Fisica sanitaria e il tecnico Valentina Belli.

Addio ai tatuaggi

Uno dei vantaggi principali è la possibilità di eliminare i tatuaggi cutanei usati finora per il posizionamento. I pazienti possono così evitare un segno permanente, spesso vissuto come un ricordo doloroso della malattia. Inoltre, per alcuni trattamenti come quelli per il tumore al seno, Vision RT monitora la respirazione e permette di erogare le radiazioni solo in fase di apnea controllata, proteggendo organi sensibili come il cuore.

«Il nostro obiettivo è offrire terapie sempre più sicure e meno invasive – spiega la direttrice della Radioterapia nonché direttrice del Dipartimento Onco-Ematologico Nunziata D’Abbiero -. Con Vision RT possiamo finalmente dire addio ai tatuaggi, offrendo maggiore precisione e comfort ai pazienti».

Un progetto reso possibile grazie alla comunità

All’incontro di presentazione hanno partecipato i benefattori che hanno reso possibile l’acquisizione delle apparecchiature: Franco Magnani, presidente di Fondazione Cariparma; Paolo Andrei, presidente di Munus Fondazione di Comunità; Arnaldo Conforti direttore di CSV Emilia, in nome del progetto Parma Facciamo Squadra-Anolino Solidale 2019 insieme alle associazioni oncologiche che hanno partecipato all’Anolino Solidale 2019 (Verso il Sereno, Intercral, Lilt e Doppia Elica) e Nella Capretti presidente dell’associazione Noi per Loro. Tutti hanno sottolineato il valore della collaborazione tra istituzioni, terzo settore e comunità, come chiave per migliorare le cure oncologiche e la qualità della vita dei pazienti.

A chiudere l’incontro, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e commissario straordinario Ausl Anselmo Campagna che ha dichiarato: «L’acquisizione di Vision RT è un traguardo reso possibile dalla generosità di fondazioni, associazioni e cittadini, ed è parte di un percorso di innovazione che culminerà nel nuovo Centro Oncologico, futuro punto di riferimento per il territorio».

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 22/05/2025