Contenuto dell'articolo
Oggi esistono plastiche biodegradabili, cioè che hanno la capacità di dissolversi senza rilasciare sostanze inquinanti, tuttavia non si conosce ancora l’impatto di questi materiali. Da questa premessa prende il via il progetto “BioPlast4SAFE” con l’obiettivo di indagare le caratteristiche chimico-fisiche, i potenziali effetti tossici di micro e nano-plastiche derivanti in particolare da polimeri biodegradabili. L’intento è anche quello di sviluppare un quadro regolatorio che possa fornire indicazioni utili sull’impiego delle plastiche.
L’Unità Operativa Ricerca clinica ed epidemiologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha il compito di effettuare la revisione della letteratura scientifica al fine di predisporre un questionario che potrà essere somministrato alla popolazione italiana e dare vita a interventi di educazione oltre a sviluppare campagne di sensibilizzazione volte a modificare i comportamenti e a motivare il cambiamento.
Importo stanziato: 8.560 €
Responsabile scientifico: Caterina Caminiti, direttrice Ricerca Clinica ed Epidemiologica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Partecipano: la regione Emilia Romagna, la regione Lazio, l’Istituto Superiore di Sanità ISS, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli Federico II. Coordina lo studio la regione Campania