Precisazioni sulla vicenda del sig. Bonsu
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Relativamente a quanto riportato dal comunicato stampa diramato dal consiglio comunale, in merito alla vicenda del giovane ghanese, ritenendo pienamente legittimi i quesiti insorti rispetto al percorso diagnostico che ha avuto luogo presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la Direzione sanitaria ritiene opportuno specificare quanto segue:
Gli accertamenti effettuati con i medici interessati e i rispettivi direttori responsabili non hanno evidenziato scostamenti rispetto alla prassi usualmente utilizzata in questi casi, peraltro conforme a pratiche consolidate, per quanti operano nelle strutture di Pronto soccorso.
Il paziente presentava una piccola emorragia sottocongiuntivale che al momento non rendeva possibile prevedere la successiva evoluzione. Le radiografie effettuate, al fine di escludere una lesione che richiedesse un immediato trattamento in urgenza o un eventuale approfondimento successivo, hanno dato esito negativo. L’effettuazione di una Tac, considerata la limitatezza della lesione e l’esiguità della sua evidenza al momento della visita, non rientra di norma, in questi casi,nei provvedimenti diagnostici di primo intervento, essendo la Tac indagine che espone il paziente a una elevata quantità di radiazioni ionizzanti.
La successiva espansione della tumefazione, che ha portato a una modifica del quadro clinico, è stata affrontata in modo appropriato e con esiti del tutto positivi.
La possibile modifica della prognosi a seguito dell’insorgenza di complicanze è prassi comune in tutti i percorsi diagnostico terapeutici. La prognosi infatti non è altro che un atto di previsione dell’evoluzione clinica sulla base delle condizioni obiettivate in quel momento.
Il riesame della vicenda non ha al momento evidenziato difformità rispetto a uno standard di buona pratica clinica.
Luca Sircana
Direttore sanitario Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma