Parcheggi all’Ospedale Maggiore: più posti, nuove soluzioni e rispetto delle regole per la sosta selvaggia

Contenuto dell'articolo
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma prosegue nel suo impegno per migliorare l’accessibilità e la sosta all’interno dell’area ospedaliera. Passano da 663 a 751 i posti auto riservati ai dipendenti, e da 633 a 673 quelli destinati agli utenti: sono questi i numeri che testimoniano l’incremento degli stalli disponibili, frutto di una serie articolata di interventi in corso.
Più spazi per la sosta, nonostante i cantieri
L’avvio dei cantieri per il nuovo Centro Oncologico e l’Ospedale delle Donne ha creato criticità, riducendo parcheggi e spazi di circolazione e aumentando i mezzi pesanti nell’area ospedaliera. Al termine dei lavori, però, il nuovo parcheggio offrirà 175 posti per il personale (anziché 127) e 101 per i pazienti oncologici (contro 48 attuali). A questi si aggiungono 43 stalli recuperati nel parcheggio di via Volturno, destinati ai dipendenti, e ulteriori 43 posti stimati grazie alla razionalizzazione della viabilità interna, con l’introduzione di un senso unico. Sono inoltre in fase di completamento nuove installazioni di lettori badge in uscita dai parcheggi riservati ai dipendenti per contrastare l’uso improprio degli stalli da parte di persone non autorizzate, fenomeno diffuso specialmente nelle aree di via Volturno e via Rasori.
Mobilità alternativa: incentivi e convenzioni
Oltre al potenziamento dei parcheggi, l’Azienda ha attivato soluzioni per promuovere una mobilità sostenibile e alternativa. Attualmente sono attivi 61 abbonamenti agevolati per la sosta nelle righe blu, in convenzione con Infomobility così come sono disponibili 100 abbonamenti al parcheggio “Fleming” di via Abbeveratoia, sempre a prezzo calmierato a carico del dipendente, anche se finora hanno aderito solo 15 dipendenti. A ciò si aggiunge una convenzione con APCOA che consente di parcheggiare a tariffe scontate del 45% vicino al Pronto Soccorso.
Per favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici, sono disponibili abbonamenti a prezzi agevolati con TEP, in diverse formule flessibili, e l’Azienda ha potenziato questo servizio grazie a fondi regionali con oltre 14.000 euro distribuiti nel 2024 e ulteriori 16.000 euro nel 2025.
Un’altra importante iniziativa è rappresentata dal progetto Bike to Work, con capofila il Comune di Parma, che premia i dipendenti che usano la bicicletta nei tragitti casa-lavoro: nel 2023 sono stati erogati contributi per oltre 7.600 euro, mentre nel 2025 l’iniziativa è stata riattivata con 104 dipendenti aderenti.
In fase di test il bus navetta interno dal parcheggio Palasport
E’ volontà e obiettivo dell’azienda riattivare entro l’anno il bus navetta interno anche in forme di ampio respiro attraverso il coinvolgimento di TEP. A tal proposito sono in corso prove per attivare una navetta che collega il parcheggio “Palasport” con tutta l’area ospedaliera, offrendo una soluzione comoda per dipendenti e utenti. Tuttavia, queste prove sono state finora sospese a causa di veicoli parcheggiati in modo irregolare che impediscono la corretta circolazione.
Rimozione forzata: il regolamento si farà rispettare
Nonostante questi sforzi, la sosta irregolare rappresenta ancora un problema serio, che mette a rischio la sicurezza e il regolare funzionamento delle attività sanitarie. Veicoli parcheggiati in prossimità di incroci, rotatorie, uscite di emergenza o in zone riservate impediscono il passaggio di ambulanze, la consegna di farmaci e pasti, lo smaltimento dei rifiuti e l’utilizzo degli idranti antincendio.
Per queste ragioni, l’Azienda ha deciso di riattivare il servizio di rimozione dei veicoli in sosta irregolare a far data da lunedì 16 giugno, previsto dal regolamento vigente. Il servizio sarà attivato dopo un periodo di pre-informazione comunque già avviato da diverse settimane, e verrà accompagnato da un adeguamento/miglioramento progressivo della segnaletica orizzontale e verticale, per assicurare chiarezza e rispetto delle regole.
Il mobility manager dell’Azienda ospedaliera Nicola Begarani sottolinea che “nessuna azienda, pubblica o privata, è obbligata a garantire un posto auto a ciascun dipendente, soprattutto in un contesto urbanisticamente saturo come quello del Maggiore. Tuttavia, l’Azienda ha adottato tutte le misure possibili per offrire soluzioni reali e sostenibili, finalizzate a migliorare la mobilità e la fruibilità degli spazi, tutelando al tempo stesso la sicurezza di dipendenti e utenti”.