Il ruolo degli interventi di educazione e comunicazione nella cura dell’ictus cerebrale

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Giovedì 18 giugno la Sala congressi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ospiterà il convegno “Ricerca e comunicazione: il ruolo degli interventi di educazione nella cura dell’ictus cerebrale”. L’iniziativa prevista a partire dalle 8.30, vedrà la presentazione degli esiti del progetto EROI “Educazione e Ritardo di Ospedalizzazione per Ictus”, primo trial clinico randomizzato in Italia sugli effetti della campagna di educazione sanitaria sui sintomi dell’ictus cerebrale e per velocizzare l’arrivo del paziente colpito da Ictus in ospedale.
L’incontro sarà aperto da Massimo Fabi, direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria, Elena Saccenti direttore generale Azienda Usl, Marco Vitale direttore dipartimento Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Parma e Maria Luisa Moro, direttore Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale.
Il convegno vedrà la presenza di Lewis Morgenstern, ricercatore di educazione sanitaria e professore di Neurologia all’Università del Michigan, che porterà l’esperienza di uno studio analogo nella realtà americana, e Peter Schulz, direttore dell’Institute of Communication and Health dell’Università di Lugano, uno degli ideatori della campagna di comunicazione “Ictus: risparmia tempo guadagna vita”.
Danilo Toni, direttore dell’Unità di Trattamento Neuro vascolare, Policlinico Umberto I Roma parlerà invece dell’impatto della comunicazione sulla trombolisi, terapia di provata efficacia per la cura dell’Ictus, ma che risulta utile solo se somministrata tempestivamente dopo l’esordio dei sintomi.
La campagna di comunicazione, della durata di un anno, si è rivolta a 210.000 famiglie di Parma e provincia al fine di sensibilizzare la popolazione nel riconoscere i sintomi ed agevolare l’accesso alle strutture ospedaliere tramite il 118. La strategia comunicativa adottata ha previsto l’invio della brochure informativa e l’organizzazione di stand alla presenza di personale medico e dei volontari dell’associazione ALICE, in occasione di eventi di rilevante afflusso nelle province coinvolte.
Il convegno di giovedì, analizzerà l’efficacia dell’intervento informativo-educativo in termini di riduzione del ritardo nell’accesso in ospedale dei pazienti con sintomi di ictus cerebrale ischemico.
Il progetto di ricerca finanziato dalla regione Emilia-Romagna, ha visto come capofila l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e ha coinvolto le Aziende Sanitarie e Ospedaliere delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Lo studio è stato coordinato da Licia Denti, dirigente medico della Clinica Geriatrica e seguito dalla struttura complessa Ricerca e innovazione dell’Ospedale di Parma.