News dall'ospedale

Ortopedia: eseguita una ricostruzione articolare biologica

L' intervento è stato svolto da Pietro Marenghi, insieme a Marco Delcogliano e Francesca De Caro
08 maggio 2013

Contenuto dell'articolo

Riacquistare una corretta attività motoria grazie alla ricostruzione biologica della superficie articolare. L’intervento, un trapianto osteocartillagineo con l’innesto di cartilagine vitale, è stato eseguito su una paziente di 30 anni affetta da una lesione osteocondrale del condilo femorale esterno del ginocchio destro.
L’operazione chirurgica è stata effettuata dall’unità operativa di Ortopedia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma da Pietro Marenghi, direttore della struttura, insieme a Marco Delcogliano e Francesca De Caro.

La paziente aveva subito già 8 precedenti interventi con diverse metodiche di ricostruzione cartilaginea, nessuna della quali andata a buon fine, lamentava dolore persistente con forte limitazione dell’articolarità, poca autonomia alla deambulazione e impossibilità di eseguire le normali attività della vita quotidiana.
L’intervento, che deve essere svolto entro 14 giorni dalla donazione, è eseguibile solo in pochi centri in Italia e in Europa e ha consentito alla paziente il ritorno a una vita normale.
Le lesioni condrali e osteocondrali sono una patologia estremamente comune che riconosce diverse eziologie e che colpisce pazienti in diverse età: quando di natura traumatica interessano la popolazione giovanile. Inoltre l’ischemia, il quadro di anormale ossificazione e disturbi endocrinologici sono tutte implicate come possibili cause di Osteocondrite dissecante. Clinicamente i difetti cartilaginei sono accompagnati da dolore persistente e limitazione funzionale dell’articolazione e rappresentano un serio problema medico e sociale.

Negli ultimi vent’anni le tecniche classiche sono state soppiantate dall’utilizzo dell’ingegneria tessutale che ha reso possibile il Trapianto di Condrociti Autologhi, e quindi, di fatto, di cartilagine vitale. Tali tecniche e l’utilizzo di biomateriali sempre più evoluti hanno portato a risultati molto soddisfacenti. Purtroppo quando anche queste metodiche falliscono, non c’è altra soluzione che ricorrere, come si fa per altri organi vitali, al trapianto da donatore. Le metodiche più innovative di conservazione e sterilizzazione permettono l’impianto di tessuto osteocondrale “fresco” con l’85-90% di cellule vitali. Il tessuto impiantato diventa in tutto e per tutto tessuto vitale del paziente.

Ultimo aggiornamento contenuti: 08/05/2013