Master sulla metodologia della ricerca
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Inizieranno giovedì 12 novembre le lezioni del master di II livello “Imparare la metodologia della ricerca lavorando con gruppi che la praticano” promosso dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, Comitato Etico della Provincia di Modena, e le Aziende Usl di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena.
Alla luce del successo ottenuto con la prima edizione svoltasi nel 2008, anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna ha finanziato il progetto nell’ambito del bando “Programma di ricerca Regione-Università 2008-2009 Area 3”, per un importo totale di 105.000 euro.
Scopo principale del master è aumentare le competenze in materia di metodologia della ricerca dei corsisti, favorire la costituzione di nuovi gruppi di ricerca in campo medico e l’inserimento dei ricercatori in team già consolidati, promuovere la realizzazione di attività integrate con l’assistenza medica.
Rispetto a iniziative analoghe, il corso si distingue in particolare per la rigorosità e trasparenza della selezione, la multiprofessionalità dei discenti, provenienti da diverse aziende sanitarie anche fuori regione, l’autorevolezza dei docenti, molti dei quali di valenza nazionale ed internazionale, l’inclusione nel programma formativo di workshop dedicati a temi specifici e aperti al pubblico, nonché l’effettuazione di visite a laboratori e centri di ricerca, anche esterni all’Azienda, con l’attenzione rivolta agli aspetti prettamente pratici del fare ricerca.
Uno degli aspetti più innovativi del progetto, che rende questo master unico nel panorama nazionale, è la scelta di affidare le lezioni non solo a docenti esperti di metodologia della ricerca, ma anche a clinici di riferimento per le diverse specialità mediche, dall’oncologia alla cardiologia, alla pediatria. Nelle Aziende sanitarie infatti la ricerca non è mai una ricerca pura, ma è un processo integrato con la cura dei pazienti.
Nel corso delle lezioni saranno affrontati, dal punto di vista pratico e applicativo, i principali temi della metodologia della ricerca, compresi gli aspetti etici, economici e organizzativi. Si insegnerà per esempio a scrivere un articolo scientifico, a saper individuare le esigenze pratiche di un trial clinico, a interpretare i risultati di uno studio e si visiteranno centri di ricerca pubblici e privati.
Quattro giornate saranno dedicate alla realizzazione diun workshop aperto al pubblico e dal taglio divulgativo sulle più importanti novità in campo delle scienze biomediche: si parlerà di genomica, cellule staminali, biologia molecolare, terapia target (individualizzata), ma anche di conflitti di interesse nella ricerca.
Prestigiosi i nomi dei docenti esperti del master, tra cui figurano Roberto Raschetti (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità), Antonella Bacchieri (responsabile del dipartimento di Biostatistica della Sigma-Tau), Ciro Gallo (ordinario di Statistica medica, Seconda Università degli Studi di Napoli), Sandro Spinsanti (direttore Istituto Giano per le medical humanities e il management in sanità, Roma), Maria Grazia Valsecchi (ordinario Statistica medica Università Milano Bicocca) e Douglas Altman (autore del CONSORT Statement, raccomandazioni metodologiche per la stesura di un articolo per riviste autorevoli), Piergiorgio Duca (professore straordinario, Istituto di Statistica medica e Biometria, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Milano), Aldo Pietro Maggioni (direttore Centro studi ANMCO, Firenze)
A dimostrazione del successo e dell’interesse suscitato dal progetto formativo del master, sono pervenute 59 domande, di cui 14 provenienti da altre aziende. A seguito della selezione, basata su una prova scritta, colloquio orale, voto di laurea e valutazione della lettera motivazionale, sono stati ammessi 35 corsisti, di cui26 provenienti dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, 2 dall’Azienda Ospedaliera di Reggio-Emilia, 2 dagli Istituti Ospedalieri di Cremona, 2 dall’Ausl di Piacenza, 1 dall’Ausl di Cesena, 1 dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e 1 dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale.
Eterogenea la formazione degli ammessi, età media 35 anni: studieranno fianco a fianco 27 medici, 4 biologi, 1 laureato in Odontoiatria e protesi dentaria, 1 laureato in Chimica e tecnologia farmaceutica, 1 fisioterapista e 1 laureato in Scienze della programmazione sanitaria.