Ipertensione polmonare: l’integrazione tra ospedale e territorio

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E’ in programma nel pomeriggio di giovedì 27 settembre, presso l’aula congressi del padiglione Centrale dell’Ospedale Maggiore, il convegno “Ipertensione polmonare. Integrazione ospedale territorio”, organizzato da Azienda Ospedaliero-Universitaria e Azienda Usl di Parma.
Il convegno, con inizio alle ore 14, intende fare il punto, sviluppare e approfondire il percorso diagnostico terapeutico sull’ipertensione arteriosa polmonare (IAP) avviato dalle aziende sanitarie nel 2011, al fine di garantire un percorso comune da seguire, grazie all’attivazione di efficaci canali di comunicazione e coordinamento all’interno dell’equipe ospedaliera e tra l’ospedale e i servizi sul territorio.
L’ipertensione polmonare idiopatica (eccessiva pressione arteriosa polmonare) è una patologia piuttosto rara, in Emilia-Romagna sono circa 200 le persone colpite, all’ospedale di Parma i pazienti presi in carico sono 90.
La diagnosi richiede una serie di indagini strumentali complesse: e’ indispensabile quindi un’azione comune tra ospedale e servizi sanitari territoriali e tra le diverse competenze specialistiche, che prenderanno in carico il paziente e interverranno nelle varie fasi della diagnosi e del follow-up
I professionisti impegnati nella diagnosi e nella cura dell’ipertensione polmonare hanno messo a punto un piano diagnostico terapeutico che offre ai pazienti e agli operatori sanitari un punto di riferimento stabile, consentendo anche di ottimizzare l’utilizzo delle risorse in questo campo di attività.
La presa in carico del paziente viene assicurata da un team multiprofessionale composto da cardiologo, pneumologo, radiologo, reumatologo, cardiologo pediatra, cardiochirurgo, che in caso di necessità intervengono nelle varie fasi della diagnosi e del follow-up.
I pazienti sono indirizzati ad un ambulatorio dedicato all’individuazione dell’ipertensione polmonare dove verranno sottoposti a tutti gli esami necessari con un iter facilitato e, in caso di conferma del sospetto diagnostico, seguiti attraverso la rete regionale. La collaborazione tra le strutture cardiologiche di Parma ed il centro di riferimento di Bologna garantisce ai pazienti l’esecuzione di tutte le procedure diagnostiche, l’attuazione ottimale dei piani terapeutici e l’adeguata assistenza sanitaria per tutto il periodo del follow-up.
L’utilizzo di una rete di servizi tra ospedale e territorio e il dialogo non solo con il paziente ma con il medico di Medicina generale, che ricopre un ruolo centrale nell’individuazione dei nuovi casi, sono condizioni essenziali per poter giungere ad una diagnosi più precoce e quindi ad una terapia più efficace.