Gli Studenti di Food Farm 4.0 a sostegno del nuovo Centro oncologico

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Gli alunni del laboratorio hanno prodotto composte e sughi “Bontà di Parma” dedicati alla campagna di raccolta fondi “insieme con te”. Coinvolti tanti volontari e aziende del territorio come Cal, Mutti, Esselunga, Gruppo Camst, FEPA Ferretti Packaging
Sono stati 8mila e 300 i vasetti a marchio “Bontà di Parma” edizione speciale venduti da aprile a giugno nei supermercati Esselunga di Parma, presso i punti Camst (tra cui quelli all’interno dell’Ospedale Maggiore) e dalla rete di volontari che hanno portato ad aggiungere un altro grande mattoncino a sostegno del Centro oncologico di Parma.
Le composte di frutta e i sughi “Bontà di Parma” sono stati prodotti dagli studenti di Food Farm 4.0 (il “laboratorio-azienda” che vede coinvolti sei istituti scolastici parmensi, con capofila il Polo Agroindustriale Galilei-Bocchialini di Parma) affiancati dai loro insegnanti, dalla direzione scolastica del “Galilei-Bocchialini”, dal presidente del Consorzio Food Farm e dalle aziende di settore del nostro territorio che hanno scelto di sostenere l’iniziativa come Cal (Centro Agro Alimentare), Mutti, Esselunga, Gruppo Camst, FEPA Ferretti Packaging. Altre aziende hanno invece attivato gruppi d’acquisto tra i propri dipendenti o acquistato i prodotti “Bontà di Parma” per regalarli a dipendenti e fornitori (A DUE di Squeri Donato &C., Trancerie Emiliane, Casappa, Oiki, Centro Commercio Ingrosso Parma Città Lab, Lincotek Group, Limagrain Field Seeds, Max Streicher Spa, Sunsolution Srl, Barbuti e Bertinelli, Stern-Energy, Sinapsi Group).
Molti volontari di “Insieme con te”, inoltre, hanno attivato gruppi d’acquisto locali (tra cui Barbara c/o Barbara e Lucia Parrucchiere a Monticelli, Giuliana c/o Forno Giuliana sempre a Monticelli e The Angels Valparma ODV a Lesignano), che hanno consentito di rafforzare per potenziare la rete di distribuzione anche in provincia.
8.294 per l’esattezza i vasetti di marmellate e sughi a marchio “Bontà di Parma” venduti in tre mesi della campagna “Unici come noi”. E obiettivo raggiunto: il ricavato di oltre 16mila euro andrà a completare il finanziamento per il progetto scelto dagli studenti ovvero “Piccoli pazienti in radioterapia”, che prevede l’allestimento di un locale per la Radioterapia per pazienti pediatrici.
“Apprezzo molto il progetto scelto dagli studenti che si sposa perfettamente con il tema di questa campagna: l’unicità. – ha dichiarato la direttrice di Radioterapia di Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Nunziata D’Abbiero – Unici come noi, unici come ogni paziente. La sala che riusciremo a realizzare grazie a questa iniziativa prevede infatti uno spazio riservato per i pazienti pediatrici progettato con un design “trasformista” in grado di adattarsi alle diverse età: dall’infanzia all’adolescenza. A tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa iniziativa il mio più grande e sincero ringraziamento.
“Questo progetto promosso per il III anno consecutivo è stata un’iniziativa lodevole per gli studenti mettendo in evidenza due aspetti importanti: la didattica e la responsabilità sociale e solidale – ha dichiarato Giovanna Imperiale, docente e coordinatrice del progetto. – Questo sottolinea come oggi i giovani siano attenti alle dinamiche del territorio e soprattutto la loro volontà di agire per un intento comune. Sono molto soddisfatta per il risultato raggiunto e di aver coordinato questa iniziativa”.
Doverosi i ringraziamenti ai tanti protagonisti di questa avventura: “Alla dirigente del polo agroindustriale Galilei Bocchialini Anna Rita Sicuri per la piena collaborazione – ha aggiunto Giovanna Imperiale – alla professoressa Marilena Bersellini che mi ha affiancato nel progetto, allo staff di Food Farm con i professori Terzi, Di Bella e Molinari. Ringrazio il dott. Giovanni Pellegri dell’Unione Parmense degli Industriali per aver promosso nuovamente il progetto e aiutato concretamente la scuola nel poterlo realizzare, la classe IV A indirizzo economico Itis Galilei di San Secondo Parmense i veri protagonisti del progetto a cui abbiamo insegnato un bell’esempio di sinergia e solidarietà ed infine un grazie, grande, al personale dell’Ospedale e a tutti i volontari del territorio”.