Giornata mondiale della Prematurità: grande festa in TIN e Neonatologia del Maggiore

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In occasione della Giornata mondiale della Prematurità, i reparti dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” dedicati ai piccolissimi, la Terapia Intensiva Neonatale di cui è responsabile Enzo Romanini e la Neonatologia diretta da Serafina Perrone, si sono colorati di viola, sotto la regia della coordinatrice infermieristica Mara Cauli e della presidente di Colibrì Daniela They, per una grande festa che ha voluto ricordare – insieme a tutte le associazioni al fianco del reparto come Colibrì, Giocamico, Donatori di Coccole, Cuore di Maglia e i Folletti – l’assistenza e la cura dei bambini nati pretermine e per approfondire i progressi della neonatologia portati avanti con professionalità, impegno e passione da tutto il personale sanitario, dai volontari e con grande coraggio dai genitori.
“La Neonatologia di Parma rappresenta una eccellenza a livello nazionale e non solo, ma ancora oggi dove si nasce può fare la differenza e per questo gridiamo insieme l’importanza dell’Accesso a cure di qualità ovunque (il tema della Giornata 2024) e sempre con la presenza dei genitori, medicina importante nel percorso di cura” questa la dichiarazione della presidente dell’associazione Colibrì che fa parte del coordinamento Vivere onlus, coordinamento italiano delle associazioni dei genitori dei neonati prematuri.
Tante le famiglie che hanno vissuto l’esperienza della prematurità presenti alla festa durante la quale sono state consegnate le copertine realizzate dalle volontarie di Cuore di Maglia, mentre i Folletti sono intervenuti con i super eroi. Come tanto è stato l’impegno da parte di infermiere e oss della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale che hanno organizzato il truccabimbi oltre alla lettura di favole con l’accompagnamento musicale di Roberta Avanzini.
Ogni anno al Maggiore, il 5-6% dei neonati nasce pretermine ovvero entro la 36esima settimana di gestazione: sono stati 139 nel 2023 e 125 nei primi 10 mesi del 2024. Piccolissimi che hanno richiesto l’assistenza di personale altamente qualificato, capace di supportare il delicato processo di sviluppo interrotto prematuramente a causa della nascita anticipata. Di questi circa un terzo richiede le cure intensive di un centro altamente qualificato come la TIN del Maggiore. Sono i “grandi prematuri”, quelli nati entro le 32esima settimana (34 ad ottobre 2024).
“Stiamo seguendo un prematuro nato di 23 settimane e un giorno, lo stiamo curando come una perla rara. Sono fiducioso – afferma Enzo Romanini responsabile Terapia Intensiva Neonatale –. Un centro come il nostro può avvalersi della consulenza di cardiologi, chirurghi e oculisti oltre che di strumentazione all’avanguardia, messa a disposizione dall’Azienda e da generosi donatori, che ci permettono di raggiungere risultati ambiziosi e di garantire, nella maggior parte dei casi, uno sviluppo di neonati con esiti sempre meno gravi alla dimissione”.
“Un sentito ringraziamento alle associazioni di volontariato, il cui impegno è fondamentale nel sostenere le famiglie, offrendo un supporto concreto nei momenti più delicati – ha dichiarato la direttrice della Neonatologia Serafina Perrone recentemente nominata presidente della Società Italiana di Neonatologia sezione Emilia Romagna. Un ambiente ricco di stimoli e affetto rappresenta un fattore cruciale per lo sviluppo del neonato, specialmente se fragile. Possiamo considerare veri e propri ‘abbracci’ tutte le iniziative promosse: autentici gesti di brain-oriented care, una cura orientata allo sviluppo del sistema nervoso centrale”.
“Questa Giornata mi offre l’occasione per ringraziare i professionisti che ogni giorno erogano cure di alta qualità ai piccoli e piccolissimi che nascono pretermine e prematuramente – ha concluso Massimo Fabi direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e commissario Ausl – oltre ai tanti volontari delle associazioni e ai tanti donatori che sono al nostro fianco per continuare a migliorare il livello dell’assistenza”.