Gastrite: nuove terapie e diagnosi non invasive
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Gastriti, reflusso gastroesofageo e loro complicanze sotto la lente di ingrandimento dei maggiori esperti mondiali nel convegno internazionale “Esophagus and stomach: an often intriguing relationship”, in programma allo StarHotels Du Parc di Parma venerdì 11 e sabato 12 giugno.
Nel corso delle giornate di studio, promosse dall’unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria diretta da Angelo Franzè, saranno presentate nuove terapie per la gastrite e metodiche diagnostiche all’avanguardia, in alternativa alla gastroscopia, oltre ad approfondimenti su malattie infiammatorie e neoplastiche dell’esofago e dello stomaco. Referenti scientifici del progetto sono Francesco di Mario, della Gastroenterologia ed endoscopia digestiva del Maggiore, e Carmelo Scarpignato, del dipartimento di Anatomia umana, farmacologia e scienze medico-forensi dell’Università degli Studi di Parma.
“Tra le malattie più diffuse in campo gastroenterologico – spiega Franzè – la malattia da reflusso gastroesofageo rappresenta attualmente la più importante patologia acido correlata per numerosità dei pazienti affetti, per l’impatto sulla loro qualità di vita e per le possibili complicanze,tra le quali il tumore dell’esofago”.
A fronte di una patologia così diffusa, complessa nei risvolti fisiopatologici e spesso severa nelle manifestazioni e nelle complicanze, il congresso di Parma si pone l’obiettivo di favorire una discussione interdisciplinare tra clinici, patologi, epidemiologi, farmacologi, chirurghi, gastroenterologi endoscopisti ed esperti di scienze di base sulle novità emerse in questi ultimi anni.
Sono più di trenta i relatori internazionali, provenienti dalle più importanti università italiane da prestigiosi centri universitari europei e americani. Da segnalare la partecipazione di Guido N.J. Tytgat, presidente dell’Associazione mondiale di Gastroenterologia (OMGE), che presenterà i più recenti sviluppi dello studio delle disfunzioni motorie dell’esofago, con l’annuncio della scoperta di una nuova metodica “eccitante”, chiamata manometria ad alta risoluzione. Il ricercatore finlandese Mikko Salaspuro presenterà per la prima volta in un congresso la rivoluzionaria proposta di terapia medica per i pazienti affetti da gastrite atrofica, particolarmente a rischio di sviluppare carcinogeni alimentari in assenza di acido.
Infine sarà promossa l’iniziativa internazionale basata sul concetto di “impegno per uno stomaco sano”, che sostiene l’importanza di diagnosi non invasive delle principali malattie dello stomaco, attraverso l’utilizzo di strumenti semplici. Tra questi il prelievo di sangue “Gastropanel”, già diffuso nei reparti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
“L’originalità del congresso di Parma – conclude Franzè – si basa sulla ricerca delle connessioni anatomiche, funzionali e cliniche tra due organi vicini, esofago e stomaco, che normalmente funzionano in sinergia ma che in condizioni patologiche possono danneggiare il rispettivo funzionamento”.
La diagnosi di queste patologie non è sempre facile, poiché i sintomi riferiti variano grandemente e talvolta non appaiono correlati con l’apparato digerente, consistendo in faringiti, laringiti, tosse cronica, asma, dolore toracico e sindrome dell’intestino irritabile, comunemente chiamata colite, da cui è affetta una larga parte di popolazione.