E’ tempo di influenza, è ora di vaccino

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Vaccino antinfluenzale gratuito in Emilia-Romagna già a partire dai 60 anni. Lo garantirà la Regione, che ha deciso anche di anticipare l’avvio della campagna 2020-2021 di due settimane rispetto allo scorso anno e di acquistare un maggior numero di dosi vaccinali, vista l’utilità che potrà avere nella gestione delle diagnosi Covid, essendo simili i sintomi a quelli dell’influenza.
Il vaccino potrà essere somministrato in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se il cittadino si presenterà in ritardo, cioè oltre il 31 dicembre 2020. Non solo, perché sarà anche rafforzata l’offerta della vaccinazione antinfluenzale ai soggetti ad alto rischio, di tutte le età, con l’obiettivo di ridurre le complicazioni e semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti di SARS-CoV-2. E proprio in un’ottica di prevenzione, e per favorire la diagnosi differenziale, quest’anno la Regione ha deciso di anticipare a lunedì 12 ottobre l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale; non solo, perché viene spostato in avanti, oltre il 31 dicembre, il termine per vaccinarsi. Acquistate anche più dosi di vaccino: 1.200.000, circa il 30% in più rispetto alle vaccinazioni somministrate nella passata stagione; inoltre, nei contratti di fornitura viene prevista l’opzione di acquisto da parte della Regione di ulteriori 230.000 dosi, circa il 20% in più. Proprio in questi giorni le Aziende sanitarie stanno ricevendo i vaccini da distribuire ai medici di medicina generale.
Nel frattempo, ha già preso il via la campagna di comunicazione del servizio sanitario regionale (organizzata tra social, spot radio, video, locandine), all’insegna dello slogan “È tempo di influenza, è ora del vaccino. Vaccinati, proteggi subito te stesso e gli altri”.
Il vaccino, infatti, è utile nel ridurre le complicanze gravi e gli accessi ospedalieri soprattutto per le persone con patologie croniche e può semplificare la diagnosi differenziale, nonché migliorare la gestione nei casi sospetti di Covid-19. Nella passata stagione si stima che ci siano stati circa 580.000 casi di influenza in Emilia-Romagna.
Hanno diritto alla vaccinazione gratuita persone di età uguale o superiore a 60 anni con o senza patologie; donne in gravidanza o nel post partum; adulti e bambini (a partire dai 6 mesi di età) con patologie croniche; medici e personale sanitario e sociosanitari; addetti ai servizi pubblici essenziali (per esempio, forze dell’ordine, vigili del fuoco, volontari che operano nel settore sanitario); donatori di sangue; personale degli allevamenti e dei macelli. Tutte queste persone possono richiede la vaccinazione al proprio medico di medicina generale o ai servizi vaccinali regionali (Pediatria di Comunità e Servizi di Igiene e Sanità Pubblica), essendo appunto competenza del sistema sanitario pubblico, quindi di quello regionale, garantire la copertura vaccinale alle categorie a rischio.
Il vaccino a pagamento in farmacia
Per trovare una soluzione alla carenza di vaccino che si è creata a livello nazionale, anche in Emilia-Romagna, dopo la decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni, vengono cedute al libero mercato, a disposizione delle farmacie territoriali per le persone non appartenenti alle categorie a rischio, 36.000 dosi (pari al 3% dell’acquistato). Le farmacie del territorio riceveranno i vaccini dopo le consegne al Servizio sanitario regionale. Le persone sane possono infatti comprare in farmacia il vaccino e farselo somministrare dal medico di fiducia (costi variabili a proprio carico); oppure richiedere la vaccinazione antinfluenzale ai servizi vaccinali regionali (costo 22 euro) che la somministreranno però solo dopo aver garantito le vaccinazioni alle categorie che ne hanno diritto.
Vaccinazione antipneumococcica
Anche per quest’anno è confermata l’offerta attiva e gratuita del vaccino antipneumococcico polisaccaridico coniugato 13 valente ai nati nel 1955 e ai cronici di tutte le età non ancora vaccinati; l’offerta del vaccino antinpneumococcico polisaccaridico purificato 23 valente ai nati nel 1954 e ai cronici di tutte le età, vaccinati nel corso della precedente stagione, al fine di completare il ciclo vaccinale sequenziale che non prevede ulteriori dosi di richiamo.
Le tipologie di vaccino
Due le tipologie di vaccino antinfluenzale fornite per la campagna 2020-2021, in seguito alla gara per l’acquisto: il vaccino split quadrivalente, autorizzato dai 6 mesi di età che contiene due virus di tipo A e due virus di tipo B, da destinare alle persone fino a 75 anni e il vaccino trivalente adiuvato con MF59, in cui l’adiuvante aumenta l’immunogenicità e la capacità di cross-protezione verso virus varianti, nonché la durata nel tempo della protezione conferita. La raccomandazione è di utilizzare questa tipologia per tutti i “grandi anziani” (oltre i 75 anni) e comunque per gli anziani con età uguale o superiore a 65 anni soprattutto se affetti da patologie di base che comportino condizioni di immunodepressione.
L’andamento della copertura vaccinale in Emilia-Romagna
Dopo un periodo di flessione, a partire dalla campagna 2015-2016 la copertura vaccinale delle persone dai 65 anni in su è tornata ad aumentare; anche per la passata stagione è stato confermato il trend in risalita, dal 54,6% al 57%. In crescita anche il numero di vaccinati fra le persone di età inferiore ai 65 anni a rischio per patologia: si è passati da 126.800 della penultima stagione a 127.801 in quella appena trascorsa. Nelle ultime 3 campagne antinfluenzali si è registrato un deciso aumento delle vaccinazioni somministrate a donne in gravidanza: da poche centinaia nella campagna 2017-2018 a 3.655 nella campagna 2019-2020.
Influenza stagionale, i dati della stagione passata: 580 mila ammalati, quasi 843.500 vaccinati
La stagione passata (2019-2020) è stata definita di intensità media; l’incidenza massima si è osservata alla quinta settimana del 2020, a febbraio (13,4 casi per 1.000 assistiti), e si stima che, a livello regionale, si siano ammalate circa 580mila persone. Sono state vaccinate 843.487 persone, ed è stata raggiunta una copertura vaccinale nei soggetti ultra 64enni pari al 57%.
I valori più alti hanno riguardato la fascia d’età 0-4 anni alla sesta settimana del 2020 (39,3 casi per 1000 assistiti) e 5-14 alla quinta settimana (26,9 casi per mille). Gli ultra65enni hanno raggiunto l’incidenza massima nella seconda settimana (2,3 casi per 1.000 assistiti).
Sono stati segnalati complessivamente 44 casi gravi, per la maggior parte (25) concentrata in persone di età inferiore a 65 anni. Di questi, 19 risultavano non vaccinati, mentre nei soggetti ultra65enni, su 19 casi gravi segnalati, 13 non erano vaccinati. Sette i decessi.