Due ospedali e un solo percorso d’assistenza

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Garantire la presa in carico del paziente, migliorare i percorsi assistenziali e la qualità delle cure: sono questi gli obiettivi al centro dell’intesa tra Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Azienda Usl-Ospedale di Fidenza, siglata il 16 luglio scorso dai due direttori generali, Sergio Venturi e Maria Lazzarato, alla presenza del presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, Vincenzo Bernazzoli e del presidente del Comitato di distretto di Fidenza, Giuseppe Cerri.
Grazie all’accordo e alla collaborazione tra i professionisti, i cittadini che si rivolgono all’Ospedale di Fidenza (Vaio) hanno la possibilità di usufruire di servizi migliori anche in quelle specialità proprie dell’Ospedale Maggiore di Parma, perché trovano percorsi definiti, che garantiscono sia interventi a Fidenza, sia, se necessario, a Parma, in modo continuo e in tempi appropriati.
I due ospedali non sono nuovi a una pratica della sanità capace di garantire la continuità della cura attraverso percorsi integrati. È di pochi giorni fa la lettera di ringraziamento che un medico bresciano ha inviato a un quotidiano locale per raccontare di come, a seguito di un malore che l’ha colto vicino a Fidenza, è stato curato e seguito, passo passo, dal personale degli ospedali di Fidenza e Parma, con una modalità che ha messo insieme saperi e strumenti e che gli ha consentito un positivo ritorno a casa.
L’esperienza fondata sulla sinergia, con la firma ufficiale dell’accordo sui percorsi di cura integrati, si è estesa a ben sette campi: cardiologia, oncologia, pediatria, traumatologia e neurochirurgia, trattamento dell’ictus, piano sangue e accreditamento istituzionale.
“C’è grande soddisfazione da parte mia nella firma di questo accordo e mi aspetto che, in progressione, si riesca a definire un’altra serie di percorsi integrati” ha affermato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Sergio Venturi. “La qualità dell’assistenza per i prossimi anni e la possibilità di mantenere i servizi al livello a cui siamo abituati, oggi, sono seriamente messe in discussione. Abbiamo, però, trovato una modalità, molto semplice dal punto di vista aziendale ma al contempo molto complicata nella sua realizzazione, che ci permette di garantire percorsi di cura efficaci. Sono proprio la collaborazione tra i medici e le sinergie con i servizi a loro disposizione a garantire questa continuità. Al centro di questi percorsi di cura integrati, naturalmente, c’è il cittadino ammalato che necessita di risposte il più possibile efficaci e che sono state rese più semplici dall’utilizzo di protocolli identici nell’Ospedale di Parma e in quello di Fidenza”.
Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma e della Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha ricordato che: “Tutte le volte che si presentano azioni concrete c’è motivo di soddisfazione, se poi queste riguardano un tema come la salute con interventi mirati al miglioramento dei livelli assistenziali, la soddisfazione è ancora maggiore”.
Secondo Maria Lazzarato, direttore generale dell’Azienda Usl, “Il nostro obiettivo è stato dare al cittadino la continuità di alcune prestazioni. Grazie a questo accordo i cittadini di Fidenza che hanno bisogno di determinate cure si ritrovano inseriti in un percorso reso possibile dalla sinergia di specialisti e strutture”.
Soddisfatto Giuseppe Cerri, sindaco di Fidenza: “L’impegno che ci siamo presi con i cittadini e la comunità è stato quello di costruire livelli di assistenza più efficaci: questo accordo risponde a questa necessità. Auspico che sia l’inizio di un percorso che andrà mantenuto e seguito”.
“La collaborazione tra i due ospedali e tra i loro professionisti c’è da sempre: non nasce quindi oggi. Oggi, però, si concretizza la formalizzazione di un diritto del cittadino che diventa esigibile all’interno di percorsi organizzativi chiari. La formalizzazione di come vengono fatte le cose secondo criteri di qualità clinica e appropriatezza organizzativa diventa, perciò, un elemento fondamentale per garantire la continuità di cura e di assistenza” ha detto Massimo Fabi, direttore sanitario dell’Azienda Usl, illustrando i contenuti dell’accordo i cui obiettivi sono quelli di garantire la presa in carico del paziente, migliorare i percorsi assistenziali e la qualità delle cure.