News dall'ospedale

Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule

Domenica 26 maggio si celebra la Giornata nazionale per la donazione degli organi. Presentata l’attività nella provincia di Parma nel 2012
20 maggio 2013

Contenuto dell'articolo

E’ domenica 26 maggio la data scelta, quest’anno, per celebrare la Giornata nazionale per la donazione degli organi. Un’ occasione importante,  promossa dal Ministero della Salute, per favorire l’informazione e la promozione della donazione di organi finalizzata al trapianto.

In occasione della giornata di sensibilizzazione il Comitato locale di Parma per la Donazione e i Trapianti – l’organismo che unisce Istituzioni, Aziende Sanitarie e Volontariato – presenta l’attività di donazione svolta nell’anno 2012. Un report, che per quanto riguarda i donatori effettivi, si presenta in linea con quello degli anni precedenti  e conferma consolidandola l’attività svolta dalle aziende sanitarie, associazioni e istituzioni sul territorio.

Donazione

Sono 19 i donatori segnalati nell’anno 2012 e 14 quelli effettivi (in percentuale circa il 73%, una percentuale superiore rispetto all’anno trascorso). Il dato è in linea con i risultati raggiunti nel quinquennio precedente. Rispetto al 2012, si è registrata una leggera flessione nel numero dei donatori di organi segnalati. In gran parte questo fenomeno, di dimensioni ridotte, si è verificato per una diminuzione dei decessi con accertamento neurologico. Per quanto riguarda la donazione di cornee si è registrato un lieve calo nell’ultimo anno (nel 2012 le donazioni sono state 187 presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma), tuttavia si è registrata una sensibile riduzione delle opposizioni (13% ). La realtà dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si conferma essere la più importante in regione per numero di cornee donate e per qualità del tessuto stesso. I dati rilevati nei primi 5 mesi del 2013 confermano il mantenimento dell’elevato numero di donazioni storicamente registrate nel parmense.

Trapianti

Nel corso dell’anno 2012 l’attività trapiantologica è stata sostanzialmente sovrapponibile rispetto all’anno precedente  sia per quanto concerne l’attività di trapianto da vivente che da cadavere. In particolare sono stati eseguiti 36 trapianti di rene da donatore cadavere (35 trapianti singoli, 1 doppio trapianto), 5 trapianti da vivente (di cui 3 AB0 incompatibili ) con prelievo dell’organo portato a termine in tutti i donatori con tecnica laparoscopica .

Anche nell’anno 2012 i risultati dell’attività di trapianto renale da cadavere sono stati sovrapponibili a quelli dei migliori Centri nazionali ed internazionali, nonostante l’elevata complessità clinica della casistica trattata. Dall’inizio dell’attività nell’Aprile 1986 al 31 12 2012 sono stati eseguiti 1248 trapianti di cui 1148 trapianti di rene da donatore cadavere (1106 di rene singolo, 42 doppi trapianti), 63 trapianti di rene da vivente e 37 trapianti di pancreas (36 di rene-pancreas,1 di pancreas isolato). Nei primi 5 mesi del 2013 sono stati eseguiti 23 trapianti di rene e 2 rene-pancreas.

Ospedale di Vaio

Nel corso dell’anno e’ continuata l’attività di formazione e di promozione alla donazione coinvolgendo il personale medico dipendente,il personale infermieristico,i Medici di Medicina Generale e la popolazione. Si sono mantenuti i rapporti con le associazioni di volontariato e con il Comitato provinciale donazioni organi. E’ stata attivata una convenzione con la Banca regionale del Tessuto muscolo–scheletrico presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli, per lo scambio di tessuto muscolo-scheletrico.

Nell’anno 2012 si e’ ulteriormente consolidata l’attivita’ di procurement: sono state prelevate 23 cornee e valutati  altri 15 possibili donatori risultati purtroppo non idonei, mentre si è avuto un solo possibile donatore di tessuti risultato anch’esso non idoneo; da segnalare che in nessun caso si e’ avuta opposizione alla donazione, segno questo di buon riscontro dell’attività di sensibilizzazione svolta. Il Coordinamento Locale nel 2012 ha anche valutato due pazienti con lesioni encefaliche severe ricoverati in reparti non intensivi, riscontrando però una non idoneità ed una opposizione. Parallelamente si è sviluppata anche l’attività di donazione di sangue del cordone ombelicale,  inviando alla banca regionale del sangue cordonale dagli ospedali di Fidenza e di Borgotaro 104 sacche

Il Comitato locale di  Parma per la Donazione e i Trapianti

Il Comitato è presieduto dall’Assessorato alle Politiche sociali e volontariato della Provincia e costituito dai Comuni di Parma, Borgotaro, Fidenza e Langhirano (in rappresentanza di tutti i Comuni), dalle Aziende sanitarie parmensi (Ospedaliero-Universitaria e Usl), dall’Università degli Studi, dall’Ordine dei Medici, dall’Ufficio Scolastico provinciale (Ufficio XIII), dalle organizzazioni di volontariato AIDO e ANED e dalla Diocesi di Parma.

Ha la funzione di promuovere iniziative volte a favorire l’informazione, la sensibilizzazione e la crescita culturale della comunità locale sul tema della donazione e dei trapianti. Promuove inoltre la concertazione e la collaborazione tra i soggetti istituzionali del territorio che intervengono sull’attività, favorendo occasioni di incontro tra questi e la cittadinanza.

Opera nell’ambito della campagna informativa regionale “Una scelta consapevole” e persegue l’obiettivo di mantenere nel parmense l’elevato livello qualitativo del sistema di donazioni e trapianti.

Il trapianto

Il trapianto d’organo, che per molte persone rimane l’unica cura in grado di salvare la loro vita in presenza di gravi malattie (cardiopatia, insufficienza epatica e respiratoria), può consentire ai pazienti una maggiore aspettativa di vita e il recupero di una buona qualità della stessa. La maggioranza dei trapiantati riprende a vivere la propria quotidianità come prima dell’insorgere della malattia: ci sono donne giovani che in seguito sono diventate madri, sportivi che hanno ripreso l’attività semi-agonistica e lavoratori che hanno potuto recuperare le posizioni professionali precedentemente ricoperte.

La lista d’attesa

Fondamentale, per l’accesso al trapianto, è la corretta gestione della lista d’attesa e l’osservazione accurata dei pazienti in essa inseriti. La selezione dei pazienti idonei, in caso di trapianto, avviene in base a criteri condivisi e prestabiliti a livello regionale, in  primis il gruppo sanguigno e la compatibilità genetica. È compito dei professionisti  “gestori di lista” aggiornarla costantemente con i dati trimestrali o a seguito di rivalutazioni cliniche periodiche. Questo consente a coloro che sono temporaneamente sospesi, per condizioni non favorevoli di salute o per documentazione sanitaria incompleta, di passare in posizione attiva nella lista.

La donazione

Ma perché gli organi, i tessuti e le cellule siano disponibili, occorre che dopo il decesso ci sia l’assenso alla donazione. Una scelta che può essere espressa liberamente da ciascuno presso le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, oppure deve essere demandata ai familiari al momento della scomparsa di un congiunto. In caso di libera scelta, i dati dell’interessato vengono immessi in una banca dati nazionale, collegata con i Centri Trapianti regionali. Il sistema garantisce condizioni di sicurezza e rispetto della privacy. Per avere informazioni sulla sede più vicina nella quale esprimere la propria volontà, si può chiamare il numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale 800.033033.

In alternativa l’assenso alla donazione può essere espresso iscrivendosi all’AIDO, o compilando i tesserini distribuiti dall’associazione, da conservare tra gli effetti personali; oppure è sufficiente scrivere su un foglio, da tenere con sé, la propria volontà con l’indicazione dei personali dati anagrafici, data e firma.

Infine è giusto ricordare che anche in vita si può essere donatori: di sangue e di altre cellule, quali quelle del cordone ombelicale o del midollo osseo.

 

Ultimo aggiornamento contenuti: 20/05/2013