Da Fondazione Cariparma un nuovo ecografo per la diagnosi delle malattie tiroidee

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Un nuovo ecografo ad elevata risoluzione, fondamentale per la diagnosi tempestiva delle patologie della tiroide, è stato donato da Fondazione Cariparma alla struttura semplice di Endocrinologia metabolica geriatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, di cui è responsabile Graziano Ceresini. L’unità operativa afferisce alla Clinica geriatrica, diretta da Gian Paolo Ceda. La donazione di oltre 63mila euro è rivolta al progetto “Acquisto di un ecografo ad elevata risoluzione con programma per esecuzione di elastografia”, già finanziato dall’Azienda per 24mila euro, destinati ad un contratto libero professionale per un medico endocrinologo.
Lo strumento MyLab 70 XVG comprende al suo interno tutti i contenuti innovativi che negli ultimi anni hanno rivoluzionato la pratica ecografica; è inoltre un ausilio fondamentale per la procedura interventistica. La superiore risoluzione delle immagini è determinante nella fase di diagnosi, in particolare nella riduzione dei tempi di raggiungimento di una valutazione attendibile e completa; consente inoltre di svolgere in maggiore sicurezza le agoaspirazioni ecoguidate dei noduli tiroidei.
In particolare il nuovo ecografo è dotato di un software per l’esecuzione dell’elastografia, l’innovativa tecnica di imaging che fornisce maggiori informazioni sulla caratterizzazione dei tessuti e la quantificazione della loro elasticità. Questa tecnica trova particolare applicazione nella diagnosi dei noduli della tiroide, offrendo un elemento aggiuntivo nell’identificazione del sospetto di malattia neoplastica.
“Ringraziamo Fondazione Cariparma – ha detto Leonida Grisendi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – per la sensibilità costante con la quale sostiene numerosi nostri progetti, volti al soddisfacimento dei bisogni di assistenza dei pazienti. La vicinanza della Fondazione ci consente di affrontare l’immediato futuro con maggiore serenità”.
“La nostra attenzione è spesso rivolta al mondo della sanità – ha spiegato Carlo Gabbi, presidente di Fondazione Cariparma – Rispondiamo alle esigenze dei cittadini in un settore particolarmente delicato, nel quale si profilano scenari di incertezza”.
Il percorso ambulatoriale della struttura di Endocrinologia metabolica geriatrica
Il lavoro condotto dal 2005 nella struttura di Endocrinologia metabolica geriatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria riguarda la diagnosi e il trattamento delle patologie endocrine, in particolare negli anziani. Per quanto riguarda le malattie della tiroide, nel percorso ambulatoriale la diagnosi viene effettuata, nella maggior parte dei casi, mediante l’utilizzo di un ecografo.
Il cittadino accede alla struttura con una prenotazione Cup per visita specialistica. L’equipe medica dell’ospedale segue poi il paziente in tutte le tappe del percorso terapeutico, dal sospetto di malattia endocrina, fino alla gestione successiva all’esame istologico, organizzandone la varie fasi. Il percorso garantisce assistenza continua e meno disagi logistici al paziente, oltre ad un’efficiente tecnica di analisi dei prelievi.
Facilitare il cammino terapeutico del malato e promuovere l’utilizzo di tecniche per una rapida indagine diagnostica sono gli obiettivi del percorso che nel 2011 ha registrato 4.764 accessi.
La struttura ha sede presso i rinnovati ambienti del padiglione Barbieri dell’ospedale Maggiore. Nasce come prosecuzione dell’esperienza del Centro endocrino-metabolico attivo dagli inizi degli anni 90 presso l’Ospedale Stuard.