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La radioterapia è una branca della medicina che utilizza le radiazioni ionizzanti nella cura delle neoplasie. La Radioterapia svolge un ruolo importante e non ancillare nel percorso di cura delle malattie neoplastiche sia in termini di controllo della malattia per ottenere la remissione completa sia in termini di controllo dei sintomi nell’ottica di controllare/ridurre i sintomi correlati alla malattia. Può essere utilizzata da sola come trattamento esclusivo, sia in combinazione con chirurgia, chemioterapia, ormonoterapia.
Si tratta di un trattamento mirato (loco-regionale) che nella maggioranza dei casi coinvolge zone circoscritte e limitate del corpo. Si svolge in un numero di sedute che può variare in base alla sede e al tipo di tumore (da una singola seduta a diverse settimane di terapia).
Le indicazioni della radioterapia, anche grazie agli importanti progressi della tecnologia, stanno progressivamente aumentando fino a spingersi in settori che fino a poco tempo fa erano considerati offlimits.
Cosa sono le radiazioni e come vengono prodotte?
Le radiazioni ionizzanti sono onde elettromagnetiche che hanno un’energia che è in grado di danneggiare le cellule tumorali. Attualmente le moderni tecnologie permettono di dirigere il fascio di radiazioni in maniera mirata e programmata per colpire le cellule tumorali e al tempo stesso permettono di ridurre al minimo possibile l’irradiazione delle cellule sane circostanti.
Le radiazioni possono essere prodotte da un’apparecchiatura molto sofisticata chiamata Acceleratore Lineare (LINAC), che irradia con precisione la regione corporea da trattare.
Fasi di un trattamento radiante
1. L’indicazione al trattamento viene data dallo specialista in radioterapia oncologica nell’ambito della prima visita con il paziente durante il quale vengono effettuate:
- la raccolta della storia clinica del paziente
- la valutazione del quadro clinico e degli esami strumentali (TAC, RMN, PET)
- la valutazione di rischi e benefici dell’eventuale trattamento.
2. La fase pre-trattamento prevede:
- la preparazione di un sistema di immobilizzazione esterno della parte del corpo interessata (maschera termoplastica, cuscino personalizzato ad aria compressa, etc.), senza l’uso di metodiche invasive
- esecuzione di simulazione virtuale con TC dedicata
- l’elaborazione del piano di cura personalizzato
- alla TAC di planning possono associate altri esami diagnostici (PET e/o RMN) in grado di caratterizzare meglio le caratteristiche morfologiche e funzionali del tumore e, così, aiutarci nella definizione più precisa possibile dei volumi da trattare
- dopo l’individuazione dei volumi da trattare da parte del medico entrano in gioco i fisici medici dedicati alla radioterapia per l’elaborazione del piano di cura radioterapico
3. La fase di trattamento prevede le sedute quotidiane di radioterapia, che sono indolori e della durata effettiva di pochi minuti.
Quali sono le figure professionali che lavorano nella nostra radioterapia?
Radioterapista Oncologo: è un medico oncologo (ossia un medico professionalmente dedicato alla cura dei tumori) specializzato nell’uso delle radiazioni ionizzanti a scopo terapeutico; nel corso di specializzazione ha ricevuto una preparazione sia sulla biologia e sulla clinica dei tumori sia sulla fisica delle radiazioni. L’oncologo radioterapista valuta la situazione clinica dei pazienti, partecipa alla definizione della strategia terapeutica globale per il singolo paziente in collaborazione con gli Specialisti di altre discipline (Chirurgo Oncologo, Oncologo Medico, ecc), indica l’opportunità di un trattamento radiante, più o meno associato a farmaci, stabilendone le modalità di esecuzione. Partecipa attivamente alla fase di preparazione del trattamento eseguendo l’individuazione dei volumi di trattamento (utilizzando la TAC di planning e l’imaging necessario per la migliore definizione sia morfologica che funzionale dei volumi), degli organi a rischio e nella valutazione insieme al Fisico sanitario del piano di cura radioterapico.
Inoltre effettua visite periodiche atte a valutare l’efficacia del trattamento, la comparsa di effetti collaterali e l’eventuale terapia di supporto necessaria.
Fisico sanitario: è un laureato in Fisica, specializzato in Fisica Medica, esperto di radiazioni ionizzanti e delle apparecchiature che le producono. Nell’ambito della cura del singolo paziente, il ruolo del fisico sanitario è quello di fare in modo che l’indicazione e la prescrizione clinica fornita dal medico vengano realizzate alla macchina di trattamento. Per questo, di solito, si avvale di software dedicati che consentono di predire le dosi di radiazioni depositate all’interno dell’organismo del paziente. Verifica inoltre l’adeguato funzionamento delle apparecchiature (controllo di qualità delle attrezzature radioterapiche).
Tecnico Sanitario di Radiologia Medica: laureato in Tecniche di Radiologia Medica, è il tecnico responsabile dell’esecuzione dei singoli trattamenti in base alle indicazioni del Medico (Oncologo Radioterapista) e del Fisico. È responsabile delle procedure preparatorie di ogni singola seduta di trattamento, ed in particolare della verifica preliminare del corretto posizionamento del paziente e della riproducibilità del trattamento.
Infermiera: accoglie ed assiste i pazienti, svolge ruolo di divulgazione di informazioni all’atto della prima visita (es. norme dietetiche e comportamentali) e rappresenta il primo punto di riferimento per il paziente in trattamento, sia per quanto riguarda le visite settimanali programmate sia per qualunque altra problematica. Al bisogno si occupa delle medicazioni e dell’eventuale somministrazione di farmaci.
Personale amministrativo: addetto alla Segreteria e all’Accettazione collabora con l’infermiera, coadiuvandone l’attività e si occupa della prenotazione e della gestione dei trattamenti e delle visite programmate, in collaborazione con i Medici ed i Tecnici.