Il laboratorio di Diagnostica ematochimica riorganizza le urgenze
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Il laboratorio di Diagnostica ematochimica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha riorganizzato il settore Urgenze e, modificando le modalità di richiesta degli esami per i pazienti ricoverati, ha migliorato l’appropriatezza e i tempi di risposta nelle analisi su campioni ematici e liquidi biologici.
La fase di sperimentazione è iniziata un anno fa. I primi nove mesi del 2008, paragonati all’analogo periodo del 2007, hanno evidenziato una significativa diminuzione di accesso al settore Urgenze, pari a circa il 35%, passando da una media mensile di oltre 100mila campioni a 65-70mila.
L’intero progetto e i relativi risultati sono stati presentati da Monica Ampollini (tecnico di laboratorio) attraverso una comunicazione orale selezionata al Congresso nazionale della Medicina di laboratorio, svoltosi recentemente a Rimini e ottenendo in tal modo un riconoscimento in ambito nazionale.
Attraverso questa comunicazione è stato esplicitato l’intero percorso attuato dimostrando come sia possibile, anche solo attraverso l’organizzazione, ottenere maggiore appropriatezza di richiesta, maggiore efficienza tecnica ed efficacia clinica. Si è così ottenuta una riduzione dei tempi di risposta, con un evidente vantaggio sull’utilizzo dei dati forniti dal laboratorio soprattutto per i pazienti in condizioni critiche.
La riorganizzazione del servizio, divenuta stabile, ha permesso di spostare una consistente mole di esami dal settore urgenze (aperto 24 ore tutti i giorni dell’anno) al laboratorio di routine, che opera nelle ore diurne nei vari settori specialistici, apportando una razionalizzazione nell’utilizzo del personale, un uso più efficiente della strumentazione, miglioramento della qualità e dei tempi di risposta e conseguentemente, una maggiore appropriatezza nella richiesta.