Attualità scientifica

Operato un neonato di 655 grammi, per una rara patologia

L'intervento è stato effettuato su un prematuro, con una occlusione intestinale, nato alla ventiseiesima settimana di gravidanza
20 maggio 2008

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Un neonato di 655 grammi è stato operato da una équipe della Chirurgia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma per risolvere un’occlusione intestinale. La particolarità dell’intervento effettuato è dovuta alla patologia, rarissima in un bimbo sotto i tre mesi, abbinata al modesto peso del piccolo paziente.

Il bambino, nato prematuro alla ventiseiesima settimana di gravidanza, presentava segni di occlusione intestinale persistente e quindi i medici della Chirurgia pediatrica diretta da Carmine Del Rossi hanno deciso di operarlo in anestesia generale già una settimana dopo la nascita. Si trattava di una occlusione intestinale meccanica, dovuta a una patologia molto rara, l’invaginazione ileo-ileale, che si presenta quando un’ansa dell’intestino entra in quella successiva creando un ostacolo nel percorso intestinale.

L’occlusione è stata risolta chirurgicamente e dopo alcuni giorni è stato possibile alimentare regolarmente il neonato, che è stato dimesso dopo circa due mesi, quando aveva raggiunto il peso di 2 chilogrammi.

Il decorso è stato regolare: oggi il piccolo, che risiede nella provincia di Parma, pesa circa 3 kg e le sue condizioni di salute sono buone.

L’intervento è stato eseguito da Emilio Casolari (Chirurgia pediatrica), con il supporto dell’anestesista Daniele Barantani (1a Anestesia e rianimazione) e in collaborazione con i medici della Neonatologia diretta da Giulio Bevilacqua e della Terapia intensiva neonatale affidata a Enrico Volante, che hanno garantito l’assistenza pre e post-operatoria. L’operazione, durata circa un’ora, ha richiesto l’utilizzo di un microscopio e l’apposito riscaldamento della sala operatoria, perché il meccanismo di termoregolazione nei neonati prematuri è molto delicato.

Nel 2007 al Maggiore sono nati venti bambini prematuri di 600 grammi e solo in tre casi è stato necessario intervenire chirurgicamente, per patologie addominali. La difficoltà in questi casi consiste nella capacità di scegliere qual è il momento migliore per operare, tenendo conto anche delle condizioni cardiache e respiratorie dei neonati prematuri, che rimangono sempre critiche quando il peso è inferiore a 1 chilogrammo.

Ultimo aggiornamento contenuti: 28/10/2012