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COVID-2019. Misure per la gestione dell’emergenza: le informazioni

FAQ sulle zone a rischio e un approfondimento sulla definizione di contatto stretto
28 febbraio 2020

Contenuto dell'articolo

Dove trovare informazioni sul nuovo Coronavirus?

Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus 

Altre informazioni sul sito Epicentro dell’Istituto superiore di sanità: https://www.epicentro.iss.it/

Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata, che si trasmette attraverso:

  • la saliva, tossendo e starnutendo
  • contatti diretti personali
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
  • raramente tramite una contaminazione fecale

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

Le persone asintomatiche possono trasmettere l’infezione da nuovo coronavirus?

Sulla base dei dati al momento disponibili, l’OMS ribadisce che il contatto con i casi sintomatici (persone che hanno contratto l’infezione e hanno già manifestato i sintomi della malattia) è il motore principale della trasmissione del nuovo coronavirus.
L’OMS è a conoscenza di una possibile trasmissione del virus da persone infette ma ancora asintomatiche e ne sottolinea la rarità, concludendo che la trasmissione da casi asintomatici probabilmente non è uno dei motori principali della trasmissione del nuovo coronavirus.

Qual è la definizione di contatto stretto?

  • persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
  • persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  • persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti
  • persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri
  • operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
  • una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Il contatto deve essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19

Sulla base dell’Ordinanza “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19″ del 21 febbraio 2020, le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso confermato la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
Per essere ancora più espliciti si precisa che contatti (familiari, amici, ecc.) di contatti stretti come sopra definiti non sono soggetti a specifiche misure di sorveglianza.

Quali sono le zone a rischio

Informazioni sull’andamento dell’epidemia nel mondo possono essere ricavate in questi siti web:

In Italia non esistono più zone differenziate di rischio dal momento che il DPCM 9 marzo 2020 estende a tutto il territorio nazionale le misure urgenti di contenimento del contagio previste dall’art. 1 del precedente DPCM 8 marzo 2020.

Ultimo aggiornamento contenuti: 16/03/2020